La Dekemvriana (in greco Δεκεμβριανά?, "fatti di dicembre")[1] si riferisce a una serie di scontri combattuti durante la seconda guerra mondiale ad Atene dal 3 dicembre 1944 all'11 gennaio 1945. Il conflitto è stato il culmine di mesi di tensione tra il Fronte di Liberazione Nazionale (EAM) comunista, alcune parti della sua ala militare, l'ELAS di stanza ad Atene, il KKE e l'OPLA da una parte e dall'altra il Governo greco, alcune parti dell'esercito reale ellenico, la gendarmeria ellenica, la polizia municipale, tra gli altri anche l'organizzazione X di estrema destra e l'esercito britannico.[2]
Nonostante le tensioni tra sinistra e destra, nel maggio 1944 era stato grosso modo concordato nella Conferenza del Libano che tutte le fazioni non collaborazioniste avrebbero partecipato a un governo di unità nazionale; alla fine 6 ministri su 24 furono nominati dall'EAM. Inoltre, poche settimane prima del ritiro delle truppe tedesche nell'ottobre 1944, era stato riaffermato nell'Accordo di Caserta che tutte le forze collaborazioniste sarebbero state di conseguenza processate e punite e che tutte le forze di resistenza avrebbero partecipato alla formazione del nuovo esercito greco, sotto il comando degli inglesi. Eppure, il 1º dicembre, il comandante britannico Ronald Scobie ordinò il disarmo unilaterale dell'EAM-ELAS. I ministri dell'EAM si dimisero il 2 dicembre e l'EAM indisse una manifestazione nel centro di Atene il 3, chiedendo l'immediata punizione dei collaborazionisti battaglioni di sicurezza e il ritiro dell'"ordine Scobie". La polizia e la gendarmeria greche spararono alla manifestazione di circa 200 000 persone, causando la morte di 28 manifestanti e il ferimento di 148. Questi omicidi avviarono uno scontro armato in piena regola tra l'EAM e le forze governative all'inizio (che includevano i battaglioni di sicurezza), e durante la seconda metà di dicembre, tra l'EAM e le forze militari britanniche.
Gli scontri furono limitati ad Atene, mentre altrove in Grecia la situazione rimase tesa ma pacifica, ad eccezione dell'Epiro dove Aris Velouchiotis attaccò le forze di Napoleon Zervas.
La Dekemvriana si concluse con la sconfitta dell'EAM-ELAS, portando al suo disarmo nell'accordo di Varkiza che segnò la fine dell'ELAS. Questa prima sconfitta spezzò il potere dell'EAM. Questo, insieme al "Terrore rosso" istigato dall'EAM, fu seguito da un periodo di "Terrore bianco" contro la sinistra,[3] che contribuì allo scoppio della guerra civile greca nel 1946. Gli scontri della Dekemvriana furono tra le battaglie più sanguinose della storia greca moderna, con un alto tasso di vittime di civili.