«Sarà, questa, maggiore democrazia. Ma per esserlo davvero, a ogni incremento di demo-potere dovrebbe corrispondere un incremento di demo-sapere. Altrimenti la democrazia diventa un sistema di governo nel quale sono i più incompetenti a decidere. Il che vuol dire un sistema di governo suicida.»
Giovanni Sartori (Firenze, 13 maggio 1924 – Roma, 4 aprile 2017[2]) è stato un politologo e sociologo italiano. È considerato uno dei massimi esperti di scienza politica a livello internazionale[3][4] e il più importante scienziato politico italiano[5]. In Italia si deve a lui la nascita della scienza politica come disciplina accademica[6]. Autore di fondamentali volumi tradotti in una molteplicità di lingue, Sartori ha scritto di democrazia, di partiti e di sistemi di partito, di teoria politica e di analisi comparata, di ingegneria costituzionale[5]. È stato insignito di otto lauree honoris causa e nel 2005 ha ricevuto il prestigioso Premio Principe delle Asturie, considerato il Nobel delle scienze sociali[4]. Dal 1979 al 1994 ha ricoperto la prestigiosa cattedra[7] Albert Schweitzer Professor in the Humanities alla Columbia University ed è stato professore emerito di Scienza politica all'Università di Firenze[8][9]. È stato editorialista per il Corriere della Sera[4].