Alabastro

Alabastro
CategoriaRoccia sedimentaria
Sottocategoriaevaporitico
Colorebianco-avorio
Utilizzodecorazione
Cofanetto in alabastro dell'Antico Egitto.
Statua in alabastro presente al Cimitero degli Innocenti, a Parigi.

Alabastro è il nome generico attribuito ad una roccia di tipo evaporitico di origine gessosa (solfato di calcio idrato) o calcitica (carbonato di calcio), che si presenta in aggregati concrezionati, zonati o fibroso-raggiati, di aspetto cereo, deposti in ambienti sotterranei da acque particolarmente dure.

Il nome identifica due tipi di minerali il cui uso è strettamente ornamentale: il primo, gessoso, «in masse compatte, tenere, di aspetto ceroide», è quello di Volterra, l'altro, calcareo o alabastrite «costituisce incrostazioni calcaree di origine termale, bianche o giallastre, più resistenti (Lovere, Selvino, Busca, Latronico, Castelnuovo dell'Abate»).[1]

Il vocabolo è di origine orientale: per gli antichi greci la parola alábastron indicava un vaso di alabastro[2].

  1. ^ Edigeo (a cura di), Enciclopedia Zanichelli, Editoriale La Repubblica Roma, Milano, 12 maggio 1995, p. 50.
  2. ^ Acta Eruditorum, Leipzig, 1733, p. 41.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne