Anna Bolena

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Anna Bolena
Ritratto della regina Anna Bolena in una copia del periodo tardo-elisabettiano, il cui originale (risalente al 1533-36 e di autore ignoto) andò perduto.
Regina consorte d'Inghilterra e di Irlanda
Stemma
Stemma
In carica28 maggio 1533 –
17 maggio 1536
Incoronazione1º giugno 1533
PredecessoreCaterina d'Aragona
SuccessoreJane Seymour
Altri titoliLady d'Irlanda,
Marchese di Pembroke[1]
NascitaBlickling Hall, 1499 circa
MorteTorre di Londra, 19 maggio 1536
Luogo di sepolturaChiesa di San Pietro ad Vincula
Casa realeTudor per matrimonio
PadreThomas Boleyn, I conte del Wiltshire
MadreElizabeth Howard
ConsorteEnrico VIII d'Inghilterra
FigliElisabetta I
ReligioneAnglicanesimo
Motto«La più felice» (The most happy)[2].
Firma

Anna Bolena (in inglese Anne Boleyn[3]; Blickling Hall, 1499Torre di Londra, 19 maggio 1536) è stata regina consorte d'Inghilterra e Irlanda, dal 1533 al 1536, come seconda moglie di Enrico VIII Tudor.

Per volere del Re fu primo marchese di Pembroke,[1] nonché madre della futura regina Elisabetta I. Il suo matrimonio con Enrico VIII fu causa di considerevoli sconvolgimenti politici e religiosi che diedero origine allo Scisma anglicano.

  1. ^ a b Da notare che il titolo concesso ad Anna Bolena fu quello di marchese e non marchesa (titolo, quest'ultimo, che una donna di norma acquisiva sposando un marchese), a dimostrazione del fatto che il titolo era stato ottenuto per proprio diritto (suo jure). Quello di "marchese di Pembroke" fu il primo titolo concesso ad una donna inglese.
  2. ^ Eric Ives, The Life and Death of Anne Boleyn: The Most Happy, 2004.
  3. ^ Spesso la pronuncia e l'ortografia del cognome Boleyn erano discordanti, come era comune a quel tempo. Talvolta si trova scritto il nome Bullen, in riferimento alla testa di toro che faceva parte dello stemma di famiglia; inoltre, alla corte di Margherita d'Asburgo, di cui è stata la damigella d'onore dalla primavera del 1513 all'autunno del 1514, Anna è segnata come Boullan, e del resto lei stessa, in questo periodo, si firma nella corrispondenza come Anne de Boullan (Antonia Fraser, Le sei mogli di Enrico VIII, 1997); infine, nella maggior parte dei dipinti che la ritraggono è indicata con il nome latino Anna Bolina (Eric Ives, The Life and Death of Anne Boleyn: The Most Happy, 2004).

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