Assedio di Costantinopoli (1204)

Assedio di Costantinopoli
parte della Quarta crociata
La presa di Costantinopoli da parte dei crociati, in un dipinto di Palma il Giovane (1544-1620).
Data9 - 13 aprile 1204
LuogoCostantinopoli
EsitoVittoria dei crociati
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Forze terrestri:
20000 tra soldati e cittadini armati
Forze navali:
20 galee da guerra
Forze terrestri:
12000 uomini
8000 uomini
Forze navali:
60 galee da guerra
Perdite
Circa 2000 civili2000 crociati e 1000 veneziani
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L'assedio di Costantinopoli, o anche Sacco di Costantinopoli, fu combattuto tra crociati e bizantini dal 9 al 13 aprile del 1204, al culmine della Quarta Crociata. Gli eserciti crociati saccheggiarono Costantinopoli, che venne fatta capitale dell'Impero latino, noto ai bizantini come Francocrazia.

Dopo il sacco della città la maggior parte dei territori fu divisa tra i crociati. Alcuni uomini di spicco bizantini stabilirono anche una serie di piccoli stati superstiti, tra cui l'Impero di Nicea e il Despotato d'Epiro, che alla fine avrebbero riconquistato Costantinopoli nel 1261. Tuttavia, l'Impero ricostituito non riuscì mai a raggiungere nuovamente la sua precedente forza militare ed economica e fu definitivamente annesso dall'Impero ottomano nel 1453.

Il sacco di Costantinopoli è considerato una svolta importante nella storia medievale. La decisione dei crociati di attaccare la più grande città cristiana del mondo fu senza precedenti e molto controversa. Le notizie di saccheggi e brutalità dei crociati scandalizzarono e inorridirono il mondo ortodosso; le relazioni tra la chiesa cattolica e quella ortodossa furono irrimediabilmente compromesse per gran parte dei secoli successivi e non sarebbero state sostanzialmente riparate fino ai tempi moderni. Inoltre, il sacco di Costantinopoli ebbe come conseguenza la recisione definitiva degli ultimi legami di Venezia con l'Impero Bizantino, la quale a seguito di questi avvenimenti divenne formalmente uno stato totalmente indipendente.


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