Assedio di Mantova (1796)

Assedio di Mantova
parte della campagna d'Italia della guerra della prima coalizione
La resa della guarnigione austriaca di Mantova del febbraio 1797 in un dipinto di Hippolyte Lecomte.
Data3 giugno 1796 - 2 febbraio 1797
LuogoMantova, in Lombardia
EsitoVittoria francese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
10.000 uomini (2º assedio)
9.000 - 10.000 uomini (3º assedio)
12.000 uomini (1º assedio)
23.000 uomini (2º e 3º assedio)
~ 316 cannoni
Perdite
179 cannoni (1º assedio)
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Il primo assedio di Mantova ebbe luogo durante la campagna d'Italia del 1796-1797 iniziata da Napoleone Bonaparte, il quale, dopo aver sconfitto Vittorio Amedeo III e le forze austriache di Jean-Pierre de Beaulieu a Lodi, si spinse verso est cingendo d'assedio la città dell'attuale Lombardia. L'assedio, impostato dai francesi dopo la battaglia di Lodi, si articolò in tre fasi: una prima volta i francesi levarono l'assedio per fronteggiare la controffensiva dei generali austriaci Würmser e Quosdanovich che, benché sconfitti, riuscirono a rinforzare la guarnigione ritornata nel frattempo sotto assedio; il secondo assedio ebbe termine il 12 settembre 1796 quando Würmser, tallonato dai francesi, forzò con successo il blocco nemico entrando con i suoi uomini in città ma rimanendovi a sua volta bloccato.

Altri tentativi austriaci di liberare la città vennero frustrati dai francesi in seguito alla battaglia del ponte di Arcole e di Rivoli, determinando la caduta della città, conclusasi con l'onore delle armi concesso a Würmser, il 2 febbraio 1797.


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