Assedio di Vienna

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Assedio di Vienna (disambigua).
Assedio di Vienna
parte delle guerre ottomano-asburgiche
Scontri tra Austriaci e Ottomani fuori Vienna, 1529
Data27 settembre - 14 ottobre 1529
LuogoVienna, Austria
EsitoDecisiva vittoria austriaca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
c. 17 000[1]c. 120 000[2]
Perdite
Sconosciute ma vennero uccisi molti contadini[3]Sconosciute, più pesanti dei vincitori asburgici[3]
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

L'assedio di Vienna nel 1529 costituì il primo tentativo dei musulmani dell'Impero ottomano, guidato dal Sultano Solimano il Magnifico, di espandersi a settentrione e conquistare la città di Vienna (Austria). L'assedio segnò il punto più elevato raggiunto dall'Impero Ottomano e la fine della sua espansione nell'Europa centrale, malgrado a esso seguissero 150 anni di tensione e di incursioni, culminati nella battaglia di Vienna del 1683.[4]

Alcuni storici credono che l'obiettivo principale di Solimano nel 1529 fosse quello di ristabilire il controllo ottomano sull'Ungheria, e che la decisione di attaccare Vienna così tardi nella stagione fosse opportunistica.[5]

  1. ^ Turnbull dice che la guarnigione era "forte di oltre 16 000" uomini. The Ottoman Empire, p. 50; Keegan e Wheatcroft suggeriscono 17 000. Who's Who in Military History, p. 283; Alcune stime sono appena sopra i 20.000, ad esempio: "Insieme a Wilhelm von Roggendorf, il Maresciallo di Austria, Salm condusse la difesa di Vienna con 16 000 soldati regolari e 5 000 militi del territorio." Dupuy, Trevor, et al., The Encyclopedia of Military Biography, p. 653.
  2. ^ Turnbull suggerisce che Solimano aveva "forse 120 000" truppe quando raggiunse Osijek il 6 agosto. The Ottoman Empire, p. 50; Christopher Duffy indica "Solimano comandava un esercito di 125 000 Turchi". Siege Warfare: Fortresses in the Early Modern World 1494-1660, p. 201. Per stime più elevate, vedi note ulteriori sulle truppe di Solimano.
  3. ^ a b Turnbull, Stephen. The Ottoman Empire 1326 - 1699. New York: Osprey, 2003, p. 51
  4. ^ «Il fallimento del primo [assedio di Vienna] segnò un arresto nell'ondata rappresentata dalle conquiste ottomane, che si stava riversando nella valle del Danubio da più d'un secolo». Cfr. A. Toynbee, p. 119; «La spedizione fu almeno politicamente un successo. Solimano aveva spinto Ferdinando fuori dall'Ungheria e aveva insediato al suo posto un suo obbediente vassallo. Ma più significativo fu il fatto che un esercito turco era stato respinto fuori dalle mura di Vienna da una forza numericamente molto inferiore. Ciò può essere considerato come l'inizio della fine della superiorità militare ottomana […] a Vienna Solimano scoprì che l'artiglieria occidentale era di pari qualità rispetto alla sua e che i fanti austriaci e spagnoli, coi loro archibugi e le loro lunghe picche, erano superiori ai suoi Giannizzeri». Stavrianos, p. 77; «Sedendo fuori della capitale austriaca, col suo esercito circondato da problemi logistici apparentemente insormontabili. Solimano fu portato a concludere che l'Impero ottomano non poteva espandersi di più in Europa, che l'espansionismo musulmano in Eurasia era finito, e che probabilmente esso s'era esteso troppo al di là dei suoi naturali limiti territoriali». Sicker, pp. 1–2.
  5. ^ Fu un «ripensamento verso la fine di una stagione di campagna militare». Riley-Smith, p. 256; «Una decisione dell'ultimo minuto a seguito della rapida vittoria in Ungheria». Shaw e Shaw, p. 94; altri storici, come ad esempio Stephen Turnbull, ritengono la soppressione dell'Ungheria come il prologo programmato per un'ulteriore invasione in Europa: «Giovanni Szapolya [sic] divenne una nota a piè di pagina nella successiva e imponente avanzata turca contro l'Europa nella più ambiziosa campagna del regno del grande Sultano». Turnbull, p. 50. Occorre comunque rilevare che in quel momento l'imperatore Carlo V era impegnato in Italia a combattere il suo tradizionale rivale francese Francesco I e avrebbe avuto grosse difficoltà a soccorrere militarmente Vienna

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne