Banca dei regolamenti internazionali

Banca dei regolamenti internazionali
AbbreviazioneBRI
Tipoistituzione economica internazionale
Fondazione17 maggio 1930
ScopoCooperazione tra banche centrali
Sede centraleBandiera della Svizzera Basilea
Direttore generaleBandiera del Messico Agustín Carstens
Sito web

La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI; in inglese: Bank for International Settlements, BIS) è un'organizzazione internazionale avente sede sociale a Basilea, in Svizzera. Fondata nel 1930 in attuazione del Piano Young, essa è la più antica istituzione finanziaria internazionale[1].

Pur essendo un'organizzazione internazionale, la BRI è strutturata come una società anonima per azioni, avente un Consiglio di amministrazione e un direttore generale; tuttavia, le sue azioni possono essere sottoscritte unicamente da banche centrali o da istituti finanziari designati[2]. Attualmente possiedono quote azionarie, e sono pertanto rappresentate alle sedute dell'Assemblea generale, 60 banche centrali, fra cui la Banca centrale europea.

Il principale scopo dell'organizzazione è promuovere la cooperazione tra la banche centrali. Al contempo, la BRI fornisce specifici servizi finanziari in qualità di "banca delle banche centrali" (cioè funge da banca centrale per le banche centrali che, nel mondo, sono azioniste della BRI stessa) ed opera come agente o mandataria (trustee) nei pagamenti internazionali che le vengono affidati[3]. Infine, la BRI rappresenta oggi un rinomato centro internazionale di ricerca in ambito finanziario, monetario ed economico.

Da gennaio 2022, il presidente del Consiglio di amministrazione (Board of Directors) è l'attuale governatore della Banque de France, François Villeroy de Galhau. Il suo direttore generale è, dal 1º dicembre 2017, il messicano Agustín Carstens.

  1. ^ About BIS
  2. ^ Art. 15 dello Statuto della Banca dei Regolamenti Internazionali (PDF), su BIS.org, 7 novembre 2016. URL consultato il 23 novembre 2017.
  3. ^ Art. 3 dello Statuto della Banca dei Regolamenti Internazionali (PDF), su BIS.org, 7 novembre 2016. URL consultato il 23 novembre 2017.

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