Battaglia di Ancona

Battaglia di Ancona
Bitwa o Ankonę
parte della Seconda guerra mondiale
Postazioni difensive della Germania nel Nord Italia dal giugno al dicembre 1944
Data16 giugno - 18 luglio 1944
LuogoAncona
EsitoVittoria Alleata
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
SconosciutiCirca 50.000 uomini
Perdite
800 morti
3.000 prigionieri[1]
496 morti
1.789 feriti
193 dispersi[2]
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Porta Santo Stefano, ad Ancona attraverso la quale le truppe guidate da Władysław Anders entrarono in città per liberarla.

La battaglia di Ancona (in Polacco: Bitwa o Ankonę) è stata un episodio della Seconda guerra mondiale che vide il ⅠⅠ Corpo d'armata polacco (polacco: Drugi Korpus Wojska Polskiego) affrontare l'esercito tedesco che occupava la città e il porto di Ancona.

Questo porto adriatico, al pari di quello di Livorno sul Tirreno, era infatti necessario per permettere alle forze alleate un'ulteriore avanzata verso nord, in quanto i porti di Napoli e di Brindisi erano ormai troppo lontani dal fronte per permettere regolari rifornimenti alle truppe[3]. La battaglia durò dal 16 giugno al 18 luglio 1944. Il Secondo Corpo polacco, come già durante la battaglia di Monte Cassino, era comandato dal generale Władysław Anders, al quale era stato affidato il comando del settore adriatico del fronte italiano il 17 giugno 1944.

Il Secondo Corpo, che dal punto di vista operativo dipendeva dall'Ottava Armata britannica, era costituito da due divisioni di fanteria (3ª Divisione "Fucilieri dei Carpazi" e 5ª Divisione “Kresowa”); dalla 2ª Brigata corazzata, formata da tre reggimenti (1º Reggimento "Lancieri di Krechowce", 4º Reggimento "Scorpione", 6º Reggimento "Bambini di Leopoli"); dalle truppe di Corpo d'Armata, composte di artiglieria, di servizi e del Reggimento esplorante "Lancieri dei Carpazi". Gli effettivi comprendevano anche il "Servizio Ausiliario Femminile" ed erano in totale circa 43.000. Il Corpo fu incaricato della cattura della città di Ancona il 16 giugno 1944 e realizzò il compito assegnatogli solo un mese dopo.

  1. ^ Olgierd Terlecki, Beryl Arct, Poles in the Italian campaign, 1943-1945, Interpress for the Council for Protection of Monuments of Struggle and Martyrdom, 1972, p. 101
  2. ^ Zbigniew Wawer, Zdobycie Bolonii, Chwała Oręża Polskiego 32 (53), Rzeczpospolita, 3 marzo 2007, p. 4
  3. ^ Giuseppe Campana. 1943-1947 Il ⅠⅠ corpo d'armata polacco in Italia. Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione delle Marche, Ancona, 2002.

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