Black Lives Matter

Black Lives Matter
AbbreviazioneBLM
Tipomovimento sociale
Fondazione13 luglio 2013
Fondatore
Scoposociale, politico
Area di azioneInternazionale (prevalentemente USA)
Membri importanti
Lingua ufficialeinglese
Motto#BlackLivesMatter
#NoJusticeNoPeace
Sito web

Black Lives Matter (BLM, letteralmente "Le vite dei neri contano") è un movimento attivista internazionale, originatosi all'interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello sociopolitico, verso le persone nere. Black Lives Matter organizza regolarmente delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone nere da parte della polizia, nonché contro questioni più ampie come profilazione razziale, brutalità della polizia e disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.[1]

Ci sono state molte reazioni al movimento Black Lives Matter. La percezione di Black Lives Matter da parte della popolazione statunitense varia considerevolmente a seconda dell'etnia di appartenenza. La frase "All Lives Matter" ("tutte le vite sono importanti") è nata come risposta al movimento Black Lives Matter, ma è stata criticata per aver respinto o frainteso il messaggio di "Black Lives Matter". In seguito alla sparatoria di due agenti di polizia a Ferguson, alcuni sostenitori della polizia hanno creato l'hashtag #BlueLivesMatter ("le vite blu sono importanti"). Infine, alcuni attivisti per i diritti civili criticano le tattiche usate da Black Lives Matter.

Le proteste per l'omicidio di George Floyd nel 2020 hanno nuovamente reso il movimento oggetto dell'attenzione dei media internazionali.

Secondo le stime degli esperti di crowd-counting, Black Lives Matter potrebbe essere il più grande movimento nella storia degli Stati Uniti.[2]

  1. ^ Friedersdorf, Conor. "Distinguishing Between Antifa, ...." The Atlantic. August 31, 2017. August 31, 2017.
  2. ^ (EN) Larry Buchanan, Jugal K. Patel e Quoctrung Bui, Black Lives Matter May Be the Largest Movement in U.S. History, in The New York Times, 3 luglio 2020. URL consultato il 30 maggio 2021.

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