Cantastorie

Cantastorie in Germania, davanti a un pubblico rurale.
La Cantastorie siciliana Sara Cappello

Il cantastorie è una figura tradizionale della letteratura orale e della cultura folklorica popolare, un artista di strada che si spostava nelle piazze e raccontava con il canto una storia, sia antica, spesso in una nuova rielaborazione, sia riferita a fatti e avvenimenti contemporanei. Le storie narrate entravano a far parte del bagaglio spirituale, mitologico e culturale collettivo di una comunità.[1]

Il narratore di bylina (epica slava) Nikita Bogdanov, dipinto di Vasilij Polenov (1876)

I cantastorie accompagnavano la "Cantata" con uno strumento: di norma era la chitarra, ma ne usavano anche altri, come la fisarmonica (o la lira in tempi più remoti). Si aiutavano con un cartellone su cui veniva raffigurata la storia, descritta nelle principali scene. La loro opera veniva remunerata con le offerte degli spettatori o con la vendita di foglietti volanti, su cui era descritta la storia. Dopo gli anni '50, con l'avvento del vinile, queste storie venivano incise e vendute su dischi, prima a 78 giri poi 45.

  1. ^ (EN) Carl Becker, Everyman His Own Historian, in «The American Historical Review», n. 2, 1932.

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