Cimex lectularius

Cimice dei letti
Cimex lectularius
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordineParaneoptera
SezioneRhynchotoidea
OrdineRhynchota
SottordineHeteroptera
InfraordineCimicomorpha
SuperfamigliaCimicoidea
FamigliaCimicidae
GenereCimex
SpecieC. lectularius
Nomenclatura binomiale
Cimex lectularius
Latreille, 1802
Nomi comuni

Cimice dei letti

La cimice dei letti (Cimex lectularius Latreille, 1802), della famiglia Cimicidae, è una specie di insetto ectoparassita ematofago obbligato dell'uomo e di altri animali a sangue caldo.

Fino a pochi anni fa questa specie, parassita dell'uomo, era considerata quasi scomparsa mentre negli ultimi tempi le segnalazioni sono aumentate. Negli USA nel 2002 ci sono state solo due segnalazioni mentre nel 2006 sono arrivate a quota 1200[1]. L'insetto è privo di ali e di giorno si nasconde nei materassi e nelle crepe dei mobili, di notte esce e succhia il sangue di chi dorme. Si ritiene che la sua diffusione sia stata favorita da un graduale depotenziamento degli insetticidi e dall'aumento dei viaggi internazionali.

Non rivestono una particolare importanza in parassitologia se non per le reazioni allergiche che possono provocare in alcuni soggetti dopo la puntura. Infatti, non risulta che trasmetta malattie.

Si pensa che il parassitismo dell'uomo da parte di questo artropode risalga agli albori della specie umana. La cimice dei letti era uno dei più diffusi parassiti dell'uomo fino agli anni '40 del XX secolo. Da quel momento la sua presenza nel mondo ha subito un inesorabile declino fino a scomparire quasi del tutto. Le cause di ciò non sono ancora state del tutto comprese: sembra che la messa in commercio del DDT abbia apportato in quel momento un contributo decisivo.[2] A partire dagli anni '90 del XX secolo la cimice dei letti è ricomparsa in molti Paesi e intorno agli 2000 si è nuovamente diffusa in America, in Europa, Australia, Africa e Asia.[3]

Sembra che a favorirne la ricomparsa siano state varie concause, come l'introduzione del riscaldamento centralizzato negli edifici, la globalizzazione, l'aumento dei viaggi nel mondo, e non ultimo una resistenza biologica che questo insetto ha sviluppato nei confronti di varie categorie di biocidi (piretroidi, carbammati, organofosforici, ecc).[4][5] La sua attività ematofaga determina nell'uomo l'insorgenza di lesioni di tipo strofuloide altamente pruriginose, causate da una reazione iperimmune nei confronti di alcune sostanze contenute nella saliva che questo insetto secerne durante il pasto di sangue.[3]

  1. ^ Alan Morrison, Il ritorno della cimice, in National Geographic Italia, maggio 2007, p. 49.
  2. ^ (EN) Robert L. Usinger, Monograph of Cimicidae (Hemiptera -Heteroptera) (Vol. VII), in Entomological Society of America, 1966.
  3. ^ a b Paolo Masini, La cimice dei letti (Cimex lectularius): biologia, prevenzione, controllo. (PDF), in Rivista trimestrale di Sanità Pubblica Veterinaria edita dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" - Collana Monografie, 2011.
  4. ^ (EN) Alvaro Romero, Michael F. Potter, Daniel A. Potter, Kenneth Haynes, Insecticide Resistance in the Bed Bug: A Factor in the Pest’s Sudden Resurgence?, in J. Med. Entomol. 44(2), 2007, p. 175-178.
  5. ^ Kai Dang, Stephen L Doggett e Veera Singham G, Insecticide resistance and resistance mechanisms in bed bugs, Cimex spp. (Hemiptera: Cimicidae).

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