Comandante in capo

Disambiguazione – "Comando supremo" rimanda qui. Se stai cercando il comando supremo delle forze armate italiane, vedi Comando supremo militare italiano.

Il comandante in capo (o, in alcuni paesi, comandante supremo) è il supremo comandante militare delle forze armate di uno Stato. In teoria, è un incarico affidato spesso al capo di Stato o al capo del governo di un paese, anche se in pratica è gestito da comandanti delle forze armate più esperti sul campo. A volte, anche ufficialmente essi hanno l'incarico di comandante in capo, anche se a volte c'è contraddizione fra il comandante formale (il capo di Stato, di norma) e il comandante sul campo (solitamente un ufficiale), entrambi ufficialmente riconosciuti. Negli stati comunisti comandante in capo può essere il presidente dell'organo collegiale che funge da capo dello stato (consiglio di stato, praesidium ecc.) o il presidente di un apposito organo collegiale, al quale è attribuito il comando supremo delle forze armate (commissione militare centrale, commissione nazionale della difesa ecc.)

Talvolta, alcune nazioni nominano più di un comandante in capo. Ad esempio, allo scoppio della seconda guerra mondiale, la flotta britannica aveva non meno di nove comandanti in capo (si suddividevano, ad esempio, in comandante in capo della flotta in Inghilterra, comandante in capo assegnato alla Cina...). Anche la NATO ha numerosi comandanti in capo, riferiti alle aree geografiche di competenza.

Il termine "comandante in capo" è stato usato per la prima volta da re Carlo I d'Inghilterra nel 1639.

Segue una lista dei comandanti in capo delle varie nazioni.


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