Conflitto di frontiera sino-vietnamita parte della guerra fredda e della terza guerra d'Indocina | |
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Data | 1980 - 1991 |
Luogo | Confine tra Vietnam e Cina |
Esito | Ritorno allo status quo ante bellum Minimi guadagni territoriali per la Cina |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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Il conflitto di frontiera sino-vietnamita si svolse tra il 1980 e il 1991 lungo il confine di stato tra la Repubblica popolare cinese e la Repubblica Socialista del Vietnam.
Il conflitto fu una conseguenza dell'invasione vietnamita della Cambogia, dove il locale governo dei Khmer Rossi di Pol Pot era uno stretto alleato dei cinesi. Come forma di pressione sulla dirigenza del Vietnam perché cessasse il suo intervento in Cambogia, la Cina mantenne uno stato di tensione militare al confine delle due nazioni con frequenti bombardamenti d'artiglieria e incursioni di truppe su piccola scala; il conflitto si caratterizzò per una lunga serie di schermaglie e combattimenti anche pesanti per il possesso di alcune alture dominanti lungo la frontiera, intervallati da momenti più o meno lunghi di stasi delle operazioni.
Il ritiro dei reparti vietnamiti dalla Cambogia e il normalizzarsi delle relazioni diplomatiche tra Hanoi e Pechino portarono poi alla conclusione delle ostilità nel 1991.