La dissoluzione del Sacro Romano Impero avvenne il 6 agosto 1806, quando l'ultimo imperatore, Francesco II d'Asburgo-Lorena, abdicò, liberando tutti gli Stati e funzionari imperiali dai loro giuramenti e obblighi verso l'impero.
Il declino del Sacro Romano Impero fu un processo molto lungo, iniziato già da tempo e specialmente tra i secoli XVI e XVII, quando la formazione dei primi Stati moderni, che rivendicavano sovranità e giurisdizione al di sopra di un determinato territorio, minacciò il potere universale reclamato dagli imperatori germanici. Questa decadenza raggiunse il culmine dopo che l'impero fu coinvolto nelle guerre rivoluzionarie francesi e nelle guerre napoleoniche, durante le quali, dopo essersi inizialmente difeso, iniziò a subire una sconfitta dopo l'altra. La peggiore fu quella subita nella battaglia di Austerlitz, in seguito alla quale molti degli Stati dell'impero entrarono a far parte della Confederazione del Reno, uno Stato satellite francese. Fu allora che Francesco II, per evitare che Napoleone potesse eventualmente proclamarsi anche imperatore del Sacro Romano Impero, decise di abdicare, optando per il nuovo titolo di imperatore d'Austria.[1][2][3][4][5]