Eresia

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L'eresia è una dottrina considerata come deviante dall'ortodossia religiosa alla cui tradizione si collega, come storicamente quella cattolica.[1] Il termine viene utilizzato anche fuori dall'ambito religioso, in senso figurato, per indicare un'opinione o una dottrina filosofica, politica, scientifica o persino artistica in disaccordo con quelle generalmente accettate come autorevoli.

  1. ^ Da notare che nella tradizione lessicografica italiana, il lemma "eresia" indica prevalentemente quelle dottrine contrarie ai dogmi della Chiesa cattolica. Così l'edizione del De Mauro datata al 2004: «dottrina o affermazione contraria ai dogmi e ai principi della Chiesa cattolica»; così anche l'edizione 2004 del Devoto-Oli: «dottrina che si oppone direttamente e contraddittoriamente a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica»; così il vocabolario online della Treccani: «dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estensione, alla teologia di qualsiasi chiesa o sistema religioso, considerati come ortodossi»; nell'edizione online del Grande Dizionario Italiano della Hoepli: «Nel cristianesimo, dottrina, palesemente dichiarata e sostenuta, che si oppone alla verità rivelata da Dio e affermata come tale dal linguaggio della Chiesa ‖ Insieme di interpretazioni personali, contrastanti con la tradizione, che possono svilupparsi nell'ambito di una religione basata su un sistema di dogmi ufficialmente riconosciuti». Tuttavia nel Vocabolario della Lingua italiana Zingarelli (edizione del 2010), nella prima definizione di questo lemma, esso acquisisce un significato ben più ampio: «Nelle religioni fondate su una dogmatica universalmente o ufficialmente riconosciuta, dottrina basata su interpretazioni personali in contrasto con la tradizione».

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