Estinzione

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L'estinzione nella biologia è la scomparsa di una determinata specie o taxon di organismi viventi con la morte del suo ultimo esemplare. Un taxon può diventare funzionalmente estinto prima della morte del suo ultimo membro se perde la capacità di riprodursi e riprendersi. Poiché la gamma potenziale di una specie può essere molto ampia, determinare questo momento risulta difficile e pertanto solitamente viene eseguito in modo retrospettivo. Questa difficoltà porta a fenomeni come il Lazarus taxa, con i quali una specie presunta estinta improvvisamente "riappare" (tipicamente nella documentazione fossile) dopo un periodo di apparente assenza.

Si stima che più del 99% di tutte le specie che siano mai vissute sulla Terra (pari a oltre 5 miliardi) si siano estinte, e che ci siano circa 8,7 milioni di specie di eucarioti a livello globale e forse molte volte di più se si includono i microrganismi, come i batteri. Le principali specie animali estinte includono i dinosauri non aviani, le tigri dai denti a sciabola, i dodo, i mammut, i bradipi terricoli, i tilacini, i trilobiti e i rospi dorati.

Attraverso l'evoluzione, le specie nascono attraverso il processo di speciazione laddove nuove varietà di organismi nascono e prosperano quando sono in grado di trovare e sfruttare una nicchia ecologica. In senso opposto, le specie si estinguono quando non sono più in grado di sopravvivere in condizioni mutevoli o contro competizione superiore. La relazione tra gli animali e le loro nicchie ecologiche è stata saldamente confermata. Una specie tipica si estingue entro 10 milioni di anni dalla sua prima apparizione, vi sono però alcune specie, chiamate fossili viventi, che sopravvivono con cambiamenti morfologici minimi o nulli per centinaia di milioni di anni.

Le estinzioni di massa sono eventi relativamente rari, tuttavia, le estinzioni isolate di specie e cladi sono abbastanza comuni e sono una parte naturale del processo evolutivo. Recentemente però sono state registrate diverse estinzioni che hanno allarmato gli scienziati per il loro alto tasso. La maggior parte delle specie che si estinguono non viene mai documentate scientificamente. Alcuni scienziati stimano che fino alla metà delle specie vegetali e animali attualmente esistenti potrebbe estinguersi entro il 2100. Un rapporto del 2018 ha indicato che la diversità filogenetica di 300 specie di mammiferi cancellate durante l'era umana dal pleistocene superiore, richiederebbe da 5 a 7 milioni di anni per riprendersi.

Secondo il Global Assessment Report 2019 on Biodiversity and Ecosystem Services dell'IPBES, la biomassa dei mammiferi selvatici è diminuita dell'82%, gli ecosistemi naturali hanno perso circa la metà della loro superficie e un milione di specie sono a rischio di estinzione, il tutto in gran parte a causa di azioni umane. Il 25% delle specie animali e vegetali è minacciato di estinzione. In un rapporto successivo, l'IPBES ha elencato la sovrapesca, la caccia e il disboscamento come alcuni dei fattori principali della crisi che riguarda l'estinzione globale.

È contrapposta alla speciazione, il processo opposto per cui una nuova specie nasce a partire da una preesistente.


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