Ghiur (in ebraico גיור?) o conversione all'ebraismo è un atto formale effettuato da un non ebreo che desideri essere riconosciuto come membro a pieno diritto della comunità ebraica. La conversione ebraica comporta normalmente una serie di atti religiosi, studi e osservanze, che includono specificamente un'espressione di appartenenza e associazione al popolo ebraico e, a volte, alla Terra di Israele.[2][3][4] Il Ghiur avviene quindi dopo un percorso interiore con studio ed osservanza dei precetti, seguiti da una guida individuata in un rabbino che ne valuta la convinzione, la sincerità, la preparazione e l'adesione. Il convertito infine adotta un nome proprio nuovo di origine ebraica ed effettua il rituale della Tevilah in un mikveh, e il Brit milah (circoncisione) nel caso si tratti di un individuo di sesso maschile. Una conversione formale viene a volte effettuata per eliminare qualsiasi dubbio sull'ebraicità di una data persona che desidera essere considerata ebrea.[4]
La procedura di conversione dipende dalla corrente religiosa che la sponsorizza, e dall'adempimento dei requisiti di conversione applicati da tale corrente religiosa, movimento religioso o confessione ebraica. Infatti, una conversione effettuata in conformità dei processi di una data corrente non garantisce il suo riconoscimento da parte di un'altra corrente o confessione.[5]
In alcuni casi, una persona può astenersi dalla conversione formale all'ebraismo e adottare soltanto certe (o tutte) credenze e pratiche dell'ebraismo. Tuttavia, senza una conversione formale molte correnti ebraiche di stretta osservanza rifiuteranno lo status ebraico del convertito.[6] Esistono alcuni gruppi che hanno adottato usanze e pratiche ebraiche. Per esempio, in Russia i Subbotnik (russo: Субботники, da Subbotnik- letteralmente, "Sabbatariani") hanno adottato la maggior parte degli aspetti ebraici senza essersi convertiti formalmente all'ebraismo.[7] Tuttavia, se un Subbotnik, o chiunque senza una conversione formale, desidera sposarsi nell'ambito di una comunità ebraica tradizionale o emigrare in Israele, deve intraprendere una conversione formale.[8]