Giacomo Leopardi

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Domenico Morelli, Ritratto di Giacomo Leopardi, 1842, ritenuto dai conoscenti come il più fedele all'aspetto fisico del poeta[2]

Giacomo Leopardi (Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Saverio Pietro Leopardi; Recanati, 29 giugno 1798[1]Napoli, 14 giugno 1837) è stato un poeta, filosofo, scrittore e filologo italiano.

È ritenuto tra i maggiori poeti italiani dell'Ottocento e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, nonché uno dei principali esponenti del romanticismo letterario, sebbene abbia sempre criticato la corrente romantica di cui rifiutò quello che definiva "l'arido vero", ritenendosi vicino al classicismo. La profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana — di ispirazione sensista e materialista — ne fa anche un filosofo di spessore. La qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca.

Leopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichità greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di Mosco, Lucrezio, Epitteto, Luciano e altri, approdò al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali Byron, Shelley, Chateaubriand, Foscolo, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialistiche, derivate principalmente dall'Illuminismo, ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico,[3] si formarono invece sulla lettura di filosofi come il barone d'Holbach,[4] Pietro Verri e Condillac,[5] a cui egli unisce però il proprio pessimismo, originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva[6][7][8]. Morì nel 1837 poco prima di compiere 39 anni, di edema polmonare o scompenso cardiaco, durante la grande epidemia di colera di Napoli.

Il dibattito sull'opera leopardiana a partire dal Novecento, specialmente in relazione al pensiero esistenzialista fra gli anni trenta e cinquanta del Novecento, ha portato gli esegeti ad approfondire l'analisi filosofica dei contenuti e significati dei suoi testi. Per quanto resi specialmente nelle opere in prosa, essi trovano precise corrispondenze a livello lirico in una linea unitaria di atteggiamento esistenziale. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno sì che Leopardi, al pari di Blaise Pascal, Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche e più tardi di Kafka, possa essere visto come un esistenzialista o almeno un precursore dell'esistenzialismo.

  1. ^ Atto di battesimo di Giacomo Leopardi (JPG), su rete.comuni-italiani.it. URL consultato l'11 maggio 2021.
  2. ^ Commissionato da Antonio Ranieri nel 1842, venne realizzato sulla base della maschera mortuaria, del ritratto di Leopardi sul letto di morte di Angelini e delle descrizioni fisiche fatte dal Ranieri e da sua sorella Paolina; Domenico Morelli lavorò per molto tempo al ritratto, a causa delle insistenze di Ranieri sui più piccoli particolari dell’aspetto del poeta e perciò, dallo stesso Ranieri e da altri testimoni, venne definito come il più fedele e realistico fra i ritratti di Leopardi, raffigurato con l'aspetto che aveva negli anni della sua vita, sia nei tratti somatici che nel vestiario e nell’acconciatura; tuttavia, alcuni critici hanno però argomentato che sia un ritratto comunque "idealizzato", in quanto Morelli (quattordicenne nel 1837) non vide mai Leopardi dal vivo.
  3. ^

    «Questo io conosco e sento, / Che degli eterni giri,
    Che dell'esser mio frale, / Qualche bene o contento
    Avrà fors'altri; a me la vita è male»

  4. ^ Uno sconosciuto: l'ateo filantropo barone d'Holbach, su elapsus.it. URL consultato il 16 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  5. ^ Giulio Ferroni, La poesia del dolore: Giacomo Leopardi, su emsf.rai.it. URL consultato il 16 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  6. ^ Forse la malattia di Pott o la spondilite anchilosante.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore sganzerla
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Citati5

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