Guerra civile romana (44-31 a.C.)

Guerre civili romane
Il mondo romano alla morte di Cesare (44 a.C.)
Data44 - 31 a.C.
LuogoEuropa, bacino del Mediterraneo, Africa settentrionale, Asia occidentale
EsitoVittoria di Ottaviano
Modifiche territorialiconquista del Regno tolemaico d'Egitto da parte dei romani di Ottaviano
Schieramenti
Occidente romanoOriente romano
Regno tolemaico d'Egitto
Comandanti
Effettivi
198.000 legionari
400 navi da guerra[1]
193.000 soldati
(misto tra legioni romani di Antonio ed esercito egizio di Cleopatra)
400 navi pesanti da guerra (300 egizie della Flotta tolemaica di Cleopatra VII)
[1]
Perdite
SconosciuteSconosciute*
*Tutti gli uomini fedeli a Marco Antonio che non morirono e che non vennero presi prigionieri giurarono fedeltà a Ottaviano dopo lo scontro.
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La guerra civile romana fu il complesso e confuso periodo storico della Repubblica romana compreso tra il 44 a.C. e il 31 a.C. che ebbe inizio con l'assassinio di Cesare e terminò con la battaglia di Azio, l'assedio di Alessandria d'Egitto e il suicidio di Cleopatra e Marco Antonio.[2] Durante questo periodo si alternarono fasi di contrasto bellico, principalmente tra Marco Antonio, il più abile luogotenente di Gaio Giulio Cesare, e l'erede del dittatore Cesare Ottaviano, con periodi di precario accordo tra le due fazioni codificate nel cosiddetto secondo triumvirato. Nella fase di accordo, i due principali contendenti ebbero modo anche di distruggere insieme la fazione repubblicana dei cesaricidi nella battaglia di Filippi.

Dopo un continuo variare di alleanze e alterne vicende, infine l'intento egemonico di Ottaviano e la politica incoerente e orientaleggiante a favore della regina d'Egitto Cleopatra da parte di Marco Antonio resero inevitabile uno scontro finale nel 31-30 a.C. che si concluse con la sconfitta e la morte di quest'ultimo e con il definitivo predominio di Ottaviano, il quale poté ben presto riorganizzare completamente lo stato romano ponendo le basi dell'Impero[3].

  1. ^ a b Antonelli, p.96.
  2. ^ Antonelli, pp. 93, 108.
  3. ^ Antonelli, p. 109.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne