Guerre rivoluzionarie francesi

Guerre rivoluzionarie francesi
Napoleone Bonaparte (al tempo ancora generale) guida l'assalto al ponte di Arcole
Data17921802
LuogoEuropa, Egitto, Medio oriente, Oceano Atlantico, Caraibi
EsitoVittoria francese, sfociata nei trattati di Lunéville e Amiens
Schieramenti
Comandanti
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Le guerre rivoluzionarie francesi furono combattute dal 1792 al 1802 dalla Francia rivoluzionaria contro gran parte delle potenze europee, ostili alla Rivoluzione, che aveva rovesciato la monarchia secolare e mandato il re Luigi XVI e la sua regina, Maria Antonietta, alla ghigliottina, e decise a frenare l'espansionismo ideologico e territoriale francese e restaurare l'Antico regime. Cronologicamente vengono anche suddivise in guerra della prima coalizione (1792-1797), che terminò con il trattato di Campoformio, e in guerra della seconda coalizione (1798-1802); in realtà la Francia fu costantemente in guerra con la Gran Bretagna dal 1793 fino al 1802.

Caratterizzate dal fervore patriottico e ideologico e dalle innovazioni tattiche e strategiche delle armate rivoluzionarie francesi, poco addestrate ma estremamente motivate e aggressive e guidate da generali giovani ed energici, le guerre rivoluzionarie terminarono, nonostante molte difficoltà e alcune pesanti sconfitte, con la vittoria della Francia che estese la sua influenza su parte dell'Europa centrale e meridionale, ponendo le premesse per le successive conquiste dell'Impero napoleonico, succeduto alla Repubblica rivoluzionaria.

Le ostilità cessarono ufficialmente col trattato di Amiens (1802). Gli eventi militari posteriori vengono storicamente indicati guerre napoleoniche. Entrambi i conflitti nella storiografia britannica sono anche denominati grande guerra francese.

  1. ^ Stato creato dai britannici dopo l'occupazione della Corsica nel 1793

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