Johann Wolfgang von Goethe

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(DE)

«Mehr Licht!»

(IT)

«Più luce!»

Johann Wolfgang von Goethe, ritratto da J. K. Stieler nel 1828

Johann Wolfgang von Goethe (in tedesco , [ˈjoːhan ˈvɔlfɡaŋ fɔn ˈɡøːtə]; Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749Weimar, 22 marzo 1832) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, saggista, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e critico musicale tedesco.

Firma di Goethe

Considerato dalla scrittrice George Eliot «… uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra»[2], viene solitamente reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo. La sua attività fu rivolta alla poesia, al dramma, alla letteratura, alla teologia, alla filosofia, all'umanesimo e alle scienze, ma fu prolifico anche nella pittura, nella musica e nelle altre arti. Il suo magnum opus è il Faust, un'opera monumentale alla quale lavorò per oltre sessant'anni[3].

Goethe fu l'originario inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale), derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali (inglese, francese, italiana, greca, persiana e araba)[4]. Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo[5], in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling[6] e, successivamente, Nietzsche[7].

  1. ^ Felice Finzi, Goethe, pag. 3, Padova, Stabilimento tipografico alla Minerva, 1872.
  2. ^ Bruno D'Amore, Arte e matematica: Metafore, analogie, rappresentazioni, Dedalo, 2015, p. 272.
  3. ^ Fausto Cercignani, Il «Faust» goethiano. Forma e sostanza, in Il «Faust» di Goethe. Antologia critica, a cura di F. Cercignani ed E. Ganni, Milano, Led, 1993, pp. 21-38.
  4. ^ Il termine Weltliteratur fu utilizzato nelle Conversazioni con Goethe, pubblicate postume dal suo confidente Johann Peter Eckermann nel 1835.
  5. ^ Rudolf Steiner, L'Evoluzione della Filosofia dai presocratici ai postkantiani, in L'epoca di Kant e di Goethe, ed. Bocca, 2016. URL consultato il 26 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).
  6. ^ Luigi Pareyson, Estetica dell'idealismo tedesco: Goethe e Schelling, a cura di Marco Ravera, Mursia, 2003.
  7. ^ Karl Löwith, Da Hegel a Nietzsche. La frattura rivoluzionaria nel secolo XIX, trad. it., p. 285 e segg., Torino, Einaudi, 1971, 2ª edizione.

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