Kartidi

Kartidi
Kartidi - Localizzazione
Kartidi - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialeKartiyān, Āl-e kart
Lingue ufficialipersiano
Lingue parlatepersiano
CapitaleHerat
Politica
Forma di Statomonarchia ereditaria
Forma di governoassolutismo monarchico
Nascita1244 con Shams al-Dīn Muḥammad I Kart
CausaFondazione da parte di Shams al-Dīn Muḥammad I Kart
Fine1381 con Ghiyāth al-Dīn Pīr ʿAlī
Territorio e popolazione
Religione e società
Religioni preminentiIslam sunnita
Religioni minoritarieInduismo
Evoluzione storica
Preceduto daIlkhanato
Succeduto daTimuridi
Ora parte diBandiera dell'Afghanistan Afghanistan
Bandiera dell'Iran Iran
Bandiera del Turkmenistan Turkmenistan

I Kartidi (in persiano کرتیان‎, Kartiyān) o Āl-e kart (in persiano آل کرت‎),[1] furono una dinastia sunnita[2] di origine tagica,[3] che governò su gran parte dell'attuale Afghanistan (allora facente parte del Grande Khorasan, nel XIII e XIV secolo. Dalla loro capitale di Herat (oggi in Afghanistan) e da Bamiyan, nella zona centrale del Grande Khorasan, essi furono dapprima vassalli del Sultano Abū l-Fatḥ Ghiyāth al-Dīn Ghūrī, Sultano dell'Impero ghuride, al quale erano strettamente legati,[4] e poi dell'Impero mongolo.[5] Alle prime manifestazioni della frammentazione dell'Ilkhanato persiano mongolo nel 1335, Muʿizz al-Dīn Ḥusayn b. Ghiyāth al-Dīn operò per espandere il suo principato. La morte di Ḥusayn b. Ghiyāth al-Dīn nel 1370 e l'invasione di Tamerlano nel 1381, misero fine alle ambizioni della dinastia kartide.[6]

  1. ^ "Gente dell'azzeruolo".
  2. ^ Farhad Daftary, The Ismā'īlīs: Their History and Doctrines, Cambridge University Press, 1999, p. 445.
  3. ^ M.J. Gohari, Taliban: Ascent to Power, Oxford University Press, 2000, p. 4.
  4. ^ M.J. Gohari, Taliban: Ascent to Power, p. 4.
  5. ^ C.E. Bosworth, The New Islamic Dynasties, Columbia University Press, 1996, p. 263.
  6. ^ C.E. Bosworth, The New Islamic Dynasties, p. 263.

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