Klemens von Metternich

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Klemens Wenzel von Metternich
Ritratto del principe Klemens di Metternich di Thomas Lawrence, 1815, Kunsthistorisches Museum

Ministro di Stato dell'Impero austriaco
Durata mandato8 ottobre 1809 –
25 maggio 1821
MonarcaFrancesco I
PredecessoreWenzel Anton, Principe von Kaunitz-Rietberg (come Ministro di Stato dell'Impero austriaco nel Sacro Romano Impero e Ministro di Stato del Sacro Romano Impero)
Successoresé stesso come Cancelliere di Stato dell'Impero austriaco

Cancelliere di Stato dell'Impero austriaco
Durata mandato25 maggio 1821 –
13 marzo 1848
MonarcaFrancesco I (1809–1835)
Ferdinando I (1835–1848)
Predecessoresé stesso come Ministro di Stato dell'Impero austriaco
SuccessoreConte Franz Anton von Kolowrat-Liebsteinsky (come Ministro-Presidente)

Ministro degli Esteri dell'Impero austriaco
Durata mandato8 ottobre 1809 –
13 marzo 1848
MonarcaFrancesco I (1809–1835)
Ferdinando I (1835–1848)
Capo del governoKlemens von Metternich
PredecessoreConte Warthausen
SuccessoreConte Ficquelmont

Dati generali
FirmaFirma di Klemens Wenzel von Metternich
Klemens von Metternich
Klemens von Metternich ritratto da Johann Ender nel 1836
Principe di Metternich-Winneburg
Stemma
Stemma
In carica1813 –
1859
Predecessoretitolo creato
SuccessoreRichard von Metternich
Nome completotedesco: Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich-Winneburg-Beilstein
italiano: Clemente Venceslao Nepomuceno Lotario di Metternich-Winneburg-Beilstein
TrattamentoSua Altezza
Altri titoliConte di Metternich-Winneburg
NascitaCoblenza, 15 maggio 1773
MorteVienna, 11 giugno 1859 (86 anni)
Luogo di sepolturaMonastero di Plasy
Dinastia Casata di Metternich
PadreFranz George Karl Metternich
MadreMaria Beatrice Aloisia von Kagenegg
ConiugiEleonore von Kaunitz-Rietberg
Antoinette von Leykam
Melanie Zichy de Zich et Vásonykeö
Figlivedi Discendenza
ReligioneCattolicesimo

«Gli abusi del potere generano le rivoluzioni; le rivoluzioni sono peggio di qualsiasi abuso. La prima frase va detta ai sovrani, la seconda ai popoli.»

Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich-Winneburg-Beilstein, conte e, dal 1813, principe di Metternich-Winneburg (Coblenza, 15 maggio 1773Vienna, 11 giugno 1859), è stato un nobile, diplomatico e politico austriaco, dal 1821 al 1848 cancelliere di Stato. Fu al centro della politica europea per tre decenni, fino alle rivoluzioni liberali, le quali ne costrinsero le dimissioni.

Nato nella casata dei Metternich e figlio di un diplomatico, Metternich ricevette un'ottima istruzione presso le università di Strasburgo e di Magonza. Fin da giovane venne impiegato in incarichi diplomatici di alto profilo, inclusi i ruoli di ambasciatore nel Regno di Sassonia, nel Regno di Prussia e, in particolare, nella Francia napoleonica. Uno dei suoi primi compiti quando divenne ministro degli Esteri austriaco fu quello di organizzare una distensione con la Francia che includesse il matrimonio di Napoleone con l'arciduchessa austriaca Maria Luisa. Successivamente progettò l'ingresso dell'Austria nella guerra della sesta coalizione a fianco degli Alleati, firmò il Trattato di Fontainebleau con cui Napoleone venne mandato in esilio e guidò la delegazione austriaca al Congresso di Vienna che divise l'Europa post-napoleonica tra le maggiori potenze. Per il suo servizio all'Impero austriaco, gli fu conferito il titolo di principe nell'ottobre 1813. Sotto la sua guida, il "sistema Metternich" basato sui congressi internazionali perdurò per un altro decennio mentre l'Austria iniziava una politica di avvicinamento con la Russia e, in misura minore, con la Prussia. Questo segnò il culmine del rilievo in politica estera dell'Austria e da questo momento in poi Metternich iniziò un lento declino che lo relegò ai margini della diplomazia internazionale. In patria, Metternich ricoprì la carica di Cancelliere di Stato dal 1821 al 1848 sotto il regno di Francesco I e di suo figlio Ferdinando I. Dopo un breve esilio a Londra, Brighton e Bruxelles, tornò nel 1851 alla corte viennese, questa volta nel semplice ruolo di consigliere del successore di Ferdinando, Francesco Giuseppe. Sopravvissuto alla sua generazione di politici, Metternich si spense all'età di 86 anni nel 1859.

Conservatore tradizionale, Metternich si dimostrò desideroso di mantenere l'equilibrio del potere, in particolare resistendo alle ambizioni territoriali russe nell'Europa centrale e nelle terre dell'Impero ottomano. Non amava il liberalismo e si sforzò di prevenire la disgregazione dell'Impero austriaco e per fare questo non esitò a reprimere le rivolte nazionaliste nell'Italia settentrionale, a quel tempo parte dell'Austria. In patria perseguì una politica simile, ricorrendo alla censura e a un'ampia rete di spionaggio per reprimere i dissidenti. Metternich è stato sia elogiato che pesantemente criticato per le sue politiche. I suoi sostenitori hanno sottolineato che fu l'artefice dell'"Epoca di Metternich", quando la diplomazia internazionale contribuì a prevenire grandi conflitti in Europa. Le sue qualità di diplomatico furono lodate anche notando che i suoi risultati erano considerevoli alla luce della debolezza della sua posizione negoziale. I suoi detrattori, tuttavia, hanno sostenuto che avrebbe potuto fare molto per assicurare una posizione di rilievo per l'Austria nel futuro e che fosse stato un ostacolo per le riforme.

  1. ^ Gabriele Nicolò, Duecento anni fa si chiudeva il Congresso di Vienna, Osservatore Romano del 9 giugno 2015; la frase riecheggia quella del noto filosofo reazionario, controrivoluzionario e legittimista della Restaurazione Joseph de Maistre: "Bisogna predicare senza sosta ai popoli i benefici dell'autorità, e ai re i benefici della libertà"

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