Laylat al-Qadr | |
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Musulmani iraniani che osservano la Notte del Destino presso il Santuario dell'Imam Reza | |
Nome originale | ليلة القدر |
Tipo | religiosa |
Data | |
Religione | islam |
Oggetto della ricorrenza | |
Tradizioni religiose | preghiera notturna Tahajjud; lettura del Corano; preghiera duʿāʾ; dhikr; pratica dell'Iʿtikāf |
Altri nomi | Notte del Destino |
Laylat al-Qadr[1][2] o Notte del destino (in arabo لَيْلَةُ الْقَدْرِ?) è una delle notti della fine del mese del Ramadan considerato benedetto dai musulmani.
La Notte del Destino è nelle ultime dieci notti del mese di Ramadan, un giorno particolare. Tra i sunniti secondo i sapienti si trova durante il 21ª, 23ª, 25ª, 27ª o la 29ª notte ma non è una cosa certa; tra gli sciiti, durante la 19ª, 21ª o la 23ª notte. La data precisa non è determinabile e le devozioni avvengono nelle diverse notti.[3]
I cinque versi della 97ª Sura, al-Qadr (il Destino), sono dedicati alla Notte del Destino:
«Abbiamo certamente, fatto discendere (il Corano) durante la notte di Al-Qadr. E chi ti dirà qual è la notte di Al-Qadr? La notte di Al-Qadr è migliore di mille mesi. Durante questa notte gli Angeli e lo Spirito discendono, con il permesso del loro Signore per ogni ordine. Essa è pace e salvezza fino all'alba.»
Durante quella notte, secondo la tradizione sunnita, il Corano fu rivelato a Maometto dall'angelo Gabriele (Jibrīl o Jibrā'īl). Nello sciismo, è legato alla discesa della scienza sull'Imam. Questa notte è considerata benedetta dai musulmani, che devono fare invocazioni, preghiere, recitare il Corano e chiedere perdono sincero per i peccati commessi.