Lingua slava ecclesiastica

Slavo ecclesiastico
словѣ́нскїй ѧ҆зыкъ
Parlato inLingua di culto in Russia, Ucraina, Bielorussia, Bulgaria, Macedonia, Serbia, Slovacchia, Polonia
Periododal XVIII secolo ad oggi (come lingua di culto)
Locutori
Classificaestinta
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto cirillico
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue slave
  Lingue slave meridionali
   Slavo ecclesiastico
Statuto ufficiale
Ufficiale in Monte Athos (Grecia)
Codici di classificazione
ISO 639-1cu
ISO 639-2chu
ISO 639-3chu (EN)
Glottologchur1257 (EN)

Lo slavo ecclesiastico (in slavo ecclesiastico словѣ́нскїй ѧ҆зыкъ, slověnskij ęzykŭ, in bulgaro църковнославянски език, cărkovnoslavjanski ezik, in macedone црковнословенски јазик, crkovnoslovenski jazik, in russo церковнославя́нский язы́к, cerkovnoslavjánskij jazýk, in serbo црквенословенски језик/crkvenoslovenski jezik, in slovacco cirkevnoslovanský jazyk, in rumeno slavonă bisericească, in croato crkvenoslavenski/staroslavenski jezik) è la lingua liturgica delle Chiese ortodosse nazionali bulgara, macedone, russa e serba, oltre ad altre Chiese ortodosse dell'area slava. È adottata, come seconda lingua dopo le lingue nazionali, anche dalla Chiesa cattolica di rito bizantino, diffusa in Ucraina e Slovacchia. Inoltre fu adottata anche dalla Chiesa cattolica di rito latino in diverse nazioni (in parti della Croazia dal medioevo)[1].

Storicamente questa lingua deriva dall'antico slavo ecclesiastico, adattandone la pronuncia e l'ortografia e rimpiazzando alcune parole od espressioni antiquate e di significato oscuro con le loro controparti vernacolari (ad esempio dall'antico russo).

  1. ^ Il diritto di impiegare lo slavo ecclesiastico nella Messa di rito romano è prevalso per molti secoli in tutti i Paesi dei Balcani occidentali, ed è stato approvato da lunga pratica e da molti Papi. Questo diritto è stato esteso al Montenegro nel 1886, alla Serbia nel 1914, alla Cecoslovacchia nel 1920, e il concordato del 1935 con la Jugoslavia estendeva il diritto a tutto quel regno. (The Croatian Glagolitic Heritage).

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