Michael Schumacher

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Michael Schumacher
Michael Schumacher nel 2005
NazionalitàBandiera della Germania Germania
Altezza174 cm
Peso75 kg
Automobilismo
CategoriaFormula 1, Campionato del mondo sportprototipi, DTM
Termine carriera25 novembre 2012
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio25 agosto 1991
Stagioni1991-2006, 2010-2012
ScuderieJordan 1991
Benetton 1991-1995
Ferrari 1996-2006
Mercedes 2010-2012
Mondiali vinti7 (1994, 1995, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004)
GP disputati308 (306 partenze)
GP vinti91
Podi155
Punti ottenuti1566
Pole position68
Giri veloci77
Record di mondiali (ex aequo con Lewis Hamilton) e giri veloci
Carriera in Campionato del mondo sportprototipi
Esordio20 maggio 1990
Stagioni1990-1991
ScuderieBandiera della Germania Mercedes 1990-1991
Miglior risultato finale5º (1990)
GP disputati6
GP vinti2
Podi5
Punti ottenuti64
Giri veloci2

Statistiche aggiornate al Gran Premio del Brasile 2012

Michael Schumacher (IPA: [ˈmɪçaːʔeːl ˈʃuːmaxɐ]; Hürth, 3 gennaio 1969) è un ex pilota automobilistico tedesco. È considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi in Formula 1.[1][2][3] Insieme a Lewis Hamilton è il più vincente nella storia della Formula 1, con 7 titoli mondiali, i primi due con la Benetton (1994 e 1995) e successivamente cinque consecutivi con la Ferrari[4] (2000, 2001, 2002, 2003 e 2004), quest'ultimo un record assoluto.

Soprannominato Kaiser,[5][6] detiene alcuni primati della Formula 1 avendo conseguito, oltre ai titoli iridati, anche il maggior numero di giri veloci in gara e di hat trick, ovvero pole position, vittoria e giro più veloce nello stesso Gran Premio. Fino al 13 ottobre 2013 ha detenuto anche il record assoluto di punti in carriera, superato in quell'occasione da Fernando Alonso e in seguito da altri quattro piloti.[7] È al secondo posto per numero di gare vinte (91), podi (155) e pole position (68), in tutte e tre le graduatorie dietro al solo Hamilton, mentre è primo (sempre insieme ad Hamilton) per stagioni consecutive con almeno una vittoria all'attivo (15, dal 1992 al 2006)[8]

Esempio di pilota capace di un continuo miglioramento nel corso degli anni, al talento naturale ha unito perfezionamenti capaci di affinare la condotta di gara, adattando il suo stile di guida al mutare delle condizioni e pianificando in anticipo ogni eventualità, il tutto mantenendo sempre una guida al limite; ciò anche grazie al duro allenamento a cui sottoponeva il proprio corpo, superiore a quello dei colleghi della sua generazione.[9] A questo ha aggiunto una spiccata sensibilità per i limiti propri e delle sue monoposto, aspetto che ne ha fatto un pilota raramente caduto in errori e capace d'indirizzare al meglio, attraverso i suoi riscontri e giudizi, il lavoro degli uomini della squadra;[9] ingegneri in primis, a cominciare da Ross Brawn col quale ha instaurato un duraturo sodalizio tecnico protrattosi pressoché per l'intera carriera.[9]

Oltre che essere un pilota completo in ogni aspetto, ebbe anche grandi doti da collaudatore in grado di far crescere le proprie vetture. Schumacher è stato il primo tedesco a laurearsi campione del mondo di Formula 1[N 1] oltreché l'icona più popolare del circus nella sua generazione.[10]

Nel mondiale 2002 si è laureato campione del mondo con sei Gran Premi di anticipo (record assoluto), diventando poi anche l'unico pilota della storia a essere salito sul podio in tutte le gare di una stagione in programma, 17 in quell'anno.[11] Il 12 ottobre 2003, vincendo il suo sesto mondiale, è diventato il più titolato pilota di Formula 1, superando il record di Juan Manuel Fangio, e nel 2004 ha marcato un ulteriore primato vincendo, con 13 successi su 18 gare, il quinto titolo iridato consecutivo oltreché settimo della carriera.[9] Ritiratosi una prima volta alla fine del 2006, ha deciso di tornare a correre nella stagione 2010, a 41 anni, con la Mercedes, per poi ritirarsi definitivamente alla fine del 2012.

Il 29 dicembre 2013 è rimasto gravemente ferito in un incidente su una pista da sci a Méribel, a seguito del quale ha trascorso diversi mesi in coma farmacologico.[12]

  1. ^ (EN) Michael Schumacher - the end of an era, su formula1.com, 10 settembre 2006. URL consultato il 1º gennaio 2010 (archiviato il 29 giugno 2008).
  2. ^ (EN) Michael Schumacher will always be greatest F1 driver, Sebastian Vettel claims, su The Independent, 9 dicembre 2021. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) Here are the 10 best ever Formula 1 drivers, su Top Gear. URL consultato il 18 gennaio 2023.
  4. ^ Scuderia Ferrari Hero: Michael Schumacher, su ferrari.com. URL consultato il 21 marzo 2022.
  5. ^ Da Britney al Gorilla: i soprannomi dei piloti di F1, su autosprint.corrieredellosport.it (archiviato il 21 settembre 2018).
  6. ^ Da Britney al Kaiser, i soprannomi della F1 fotogallery, su sport.sky.it (archiviato il 21 settembre 2018).
  7. ^ Il sistema in vigore fino al 2009, con cui Schumacher ha ottenuto la maggior parte dei punti, attribuiva punteggi numericamente inferiori a quelli assegnati a partire dal 2010 (per esempio, 10 punti a vittoria anziché 25).
  8. ^ Monza, pole record di Hamilton: è la n.69. Ferrari solo in terza fila, La Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2017. URL consultato il 3 settembre 2017 (archiviato il 2 settembre 2017).
  9. ^ a b c d (EN) Michael Schumacher, su formula1.com. URL consultato il 9 maggio 2021 (archiviato l'11 luglio 2021).
  10. ^ (EN) Schumacher tops F1 supporter poll, in BBC Sport, 27 settembre 2006. URL consultato il 6 marzo 2008 (archiviato il 28 settembre 2006).
  11. ^ 15 anni fa il titolo lampo di Schumi, su motori.fanpage.it (archiviato il 4 dicembre 2020).
  12. ^ Schumacher uscito dal coma: vede e comunica con moglie e figli, su repubblica.it, 16 giugno 2014 (archiviato il 16 ottobre 2017).


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