Offensiva di Pasqua

Offensiva di Pasqua
parte della guerra del Vietnam
Un carro armato Type 59 nordvietnamita catturato dai sudvietnamiti a Dong Ha
Data30 marzo - 22 ottobre 1972
LuogoVietnam del Sud
Esitovittoria tattica sudvietnamita
successo strategico nordvietnamita
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Sud Vietnam: 758.000200.000 - 300.000
Perdite
30.000 perdite100.000 perdite
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L'offensiva di Pasqua, detta anche offensiva Nguyễn Huệ, fu una campagna militare intrapresa dalle forze armate del Vietnam del Nord e del Viet Cong ai danni del Vietnam del Sud tra il 30 marzo e il 22 ottobre 1972, nell'ambito dei più vasti eventi della guerra del Vietnam.

L'offensiva, il più grande attacco convenzionale mai scatenato dalle forze comuniste in Vietnam dall'inizio della guerra, vide lo schieramento di un gran numero di reparti dell'Esercito Popolare Vietnamita (Quân Đội Nhân Dân Việt Nam o EPV) appoggiati da carri armati e artiglieria pesante, un radicale cambiamento rispetto alle tattiche di guerriglia fino ad allora adottate; ciò nonostante, l'attacco non era propriamente inteso come azione decisiva per vincere la guerra, quanto come mossa per distruggere il maggior numero possibile di reparti dell'esercito sudvietnamita (Lục quân Việt Nam Cộng hòa o ESV), guadagnare il controllo di zone strategiche nel paese e mettere in crisi il governo di Saigon, tutti risultati che avrebbero consolidato la posizione negoziale di Hanoi nell'ambito dei colloqui di pace aperti con gli Stati Uniti d'America a Parigi.

L'alto comando statunitense aveva previsto una grande offensiva per l'anno 1972, ma rimase sorpreso dalla sua intensità e dal ricorso a tattiche convenzionali da parte degli attaccanti. Le forze dell'EPV attaccarono su tre fronti distinti: a nord investirono l'area del I Corpo d'armata sudvietnamita, responsabile delle province più settentrionali del Vietnam del Sud, penetrando attraverso la zona demilitarizzata vietnamita e catturando dopo aspri combattimenti la città di Quảng Trị, prima di essere bloccati davanti alla città di Huế più a sud; nella zona degli altopiani centrali del Vietnam, area del II Corpo sudvietnamita, i reparti nordvietnamiti provenienti dal Laos travolsero le difese di confine e investirono la capitale provinciale di Kon Tum, dove furono bloccati dalla dura resistenza dei sudvietnamiti; a sud infine, nella zona del III Corpo sudvietnamita, unità dell'EPV provenienti dalla Cambogia attaccarono la città di An Lộc, a nord-est della capitale Saigon, che divenne teatro di un lungo e sanguinoso assedio.

Dopo un periodo di stallo, tra giugno e luglio le forze dell'ESV contrattaccarono con decisione riconquistando parte del terreno perduto, azione culminata con la liberazione di Quảng Trị in settembre; su tutti e tre i fronti, gli attacchi delle forze comuniste furono ribattuti dal massiccio intervento delle forze aeree statunitensi e dall'impreparazione delle unità dell'EPV alle tattiche di guerra convenzionale, in particolare in materia di cooperazione tra fanteria e mezzi corazzati, che costarono agli attacchi dure perdite. Anche se le forze sudvietnamite resistettero alla prova più grande cui erano state sottoposte dall'inizio della guerra, il Vietnam del Nord aumentò l'estensione del territorio sotto il suo controllo diretto ottenendo zone da cui far ripartire gli attacchi in un prossimo futuro, cosa che gli consentì di aprire a posizioni più di compromesso in seno alle trattative di pace, culminate infine il 27 gennaio 1973 con la firma degli Accordi di pace di Parigi.


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