Opera dei pupi

 Patrimonio protetto dall'UNESCO
Opera dei pupi, teatro delle marionette siciliano
 Patrimonio immateriale dell'umanità
Due pupi di un teatrino a Catania
StatoBandiera dell'Italia Italia
Proclamato nel2001
Inserito nel2008
ListaLista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità
SettoreArti dello spettacolo
Scheda UNESCO(ENESFR) Opera dei pupi, Sicilian puppet theatre

L'opera dei pupi (opra î pupi a Palermo, opira î pupi a Catania)[1] è il teatro tradizionale delle marionette[2] della Sicilia.

Proclamata dall'UNESCO Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità nel 2001, risale al Settecento[3] e ha riscosso particolare successo presso i ceti popolari, diventando una delle espressioni più significative della memoria storica e dell’identità culturale della Sicilia.

I pupari animano i pupi per rappresentare a puntate delle storie derivate dalla letteratura epico-cavalleresca di origine medievale, con particolare riferimento al ciclo carolingio e, dai romanzi arturiani e bretoni, comprese le rielaborazioni nella Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lodico, «compilazione dei poemi cavallereschi italiani del Rinascimento nei quali la letteratura francese del Medioevo è stata liberamente rimaneggiata»[4]. Pubblicata dal 1858 a dispense, l’opera scritta in prosa riunisce e rielabora i poemi della letteratura colta, tra cui l'Orlando innamorato e l'Orlando Furioso.

Fanno inoltre parte del repertorio tradizionale degli spettacoli anche narrazioni storiche della gesta dei sovrani siculo-normanni come Ruggero I, Ruggero II, ecc; e narrazioni storico-romanzesche ispirate alla Gerusalemme Liberata, alle vite dei santi e di briganti, nonché ad opere di William Shakespeare, come Romeo e Giulietta e Macbeth, e brevi farse[5][6][7].

  1. ^ R. Perricone, I ferri dell'Opra. Il teatro delle marionette siciliane, in G. Liotta G., G. Azzaroni G. (a cura di), «Antropologia e Teatro», n. 4, Dipartimento delle Arti - Alma Studiorum - Università di Bologna, Bologna, 2013, pp. 210-234. Consultato ad aprile 2022.
  2. ^ La marionetta si distingue dal burattino per essere governata dall'alto tramite fili e/o ferri e solitamente raffigura esseri umani interi; il burattino invece viene mosso dal basso, direttamente dalle mani dell'operatore che si infilano nelle vesti e solitamente raffigura esseri umani a mezzo busto. L'esempio tipico di quest'ultimo è Gioppino, burattino bergamasco. Cfr. M. Calì, Burattini e marionette tra Cinquecento e Seicento in Italia, Edizioni Junior, Azzano San Paolo, 2002.
  3. ^ R. Perricone (a cura di), Piano delle misure di salvaguardia dell'opera dei pupi siciliani, Edizioni Museo Pasqualino, 2021, p. 33.
  4. ^ R. Perricone, I ferri dell'Opra. Il teatro delle marionette siciliane, op. cit., p. 211.
  5. ^ Ettore Li Gotti, Il teatro dei pupi, Flaccovio, 1978.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :0
  7. ^ A. Pasqualino, L'opera dei pupi, Palermo, Sellerio, 1977 (ed. 2008), p. 17. URL consultato il 14 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2022).

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