Operazione Achse

Operazione Achse
parte del Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale
Panzertruppen della 16. Panzer-Division dell'Heer in Italia nell'estate 1943
DataSettembre 1943
LuogoItalia, Balcani, Francia meridionale
Esito
  • Occupazione tedesca dell'Italia centro-settentrionale e dei territori sotto amministrazione italiana in Francia meridionale e nei Balcani.
  • Ritirata tedesca dall'Italia meridionale e insulare e dalla Corsica.
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
in Italia: 17 divisioni[1]; nei Balcani: 19 divisioni[2], in Francia: 4 divisioni[3].in Italia: 26 divisioni[1]; nei Balcani: 31 divisioni[4], in Francia: 3 divisioni[3].
Perdite
dati non disponibili20 000 morti, circa 800 000 prigionieri[5]
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Operazione Achse ("Asse", nella storiografia tedesca Fall Achse) fu il nome in codice del piano elaborato dall'Oberkommando der Wehrmacht (OKW) durante la seconda guerra mondiale per controbattere un'eventuale uscita dell'Italia dalla guerra, neutralizzare le sue forze armate schierate nei vari teatri bellici del Mediterraneo e occupare militarmente la penisola.

L'operazione, pianificata da Hitler e dal comando tedesco fin dal maggio 1943 in previsione di un possibile crollo del fascismo e di una defezione italiana, si concluse con il pieno successo della Wehrmacht, che, approfittando anche del disorientamento dei reparti di truppa e della disgregazione delle strutture dirigenti italiane dopo l'armistizio dell'8 settembre, in pochi giorni sopraffece gran parte delle forze armate dell'ex-alleato, catturando centinaia di migliaia di soldati che furono in gran parte internati in Germania come lavoratori coatti, e si impadronì di un cospicuo bottino di armi ed equipaggiamenti.

Dal punto di vista strategico, la Wehrmacht riuscì a occupare l'Italia centro-settentrionale e i vasti territori occupati dalle forze italiane nei Balcani, nell'Egeo e nella Francia meridionale, e poté contare sul potenziale industriale italiano e sulla sua manodopera. L'Italia centro-settentrionale, da quel momento, si trasformò per circa venti mesi in un campo di battaglia tra le forze tedesche, solidamente schierate a difesa su linee fortificate successive, e le truppe alleate sbarcate inizialmente a Salerno lo stesso giorno nel quale fu reso pubblico l'armistizio italiano.

  1. ^ a b Picone Chiodo 1990, p. 372.
  2. ^ Bauer 1971, vol. V,p. 219.
  3. ^ a b Picone Chiodo 1990, p. 383.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ReferenceR
  5. ^ Rochat 2005, pp. 433 e 443.

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