Primo grande risveglio

Il grande risveglio o primo grande risveglio fu un movimento evangelico e di rivitalizzazione che coinvolse le chiese protestanti in Europa e nell'America britannica, in particolare nelle colonie americane, tra gli anni 1730 e 1740, che lasciò un impronta permanente sul cristianesimo protestante americano. Fu il risultato di possenti predicazioni che suscitarono negli ascoltatori un senso di profonda riflessione personale del loro bisogno di salvezza da parte di Gesù Cristo. Il grande risveglio si staccò dai rituali, dalle cerimonie, dal sacramentalismo e dalla gerarchie, e fece del cristianesimo un fatto intensamente personale per l'uomo medio, favorendo un profondo senso di convinzione spirituale e di redenzione, incoraggiando l'introspezione e l'impegno per un nuovo standard di moralità personale[1].

Il movimento ebbe un forte impatto sociale nel New England, sfidando le autorità costituite e suscitando ostilità e divisioni tra i protestanti tradizionalisti, arroccati sull'importanza del rituale e della continuità della dottrina, e i revivalisti che incoraggiavano il coinvolgimento emotivo. Esso ebbe un impatto nel ridisegnare la chiesa congregazionale, la chiesa presbiteriana, la Chiesa riformata olandese e la chiesa riformata evangelica, e rafforzò le piccole chiese battista e metodista anglicana. Esso ebbe scarso impatto sulla maggior parte degli anglicani, luterani, quaccheri e non-protestanti[2]. In tutte le colonie, soprattutto nel sud, il movimento revivalista aumentò il numero di schiavi africani e neri liberi che si convertirono al cristianesimo[3].

Il secondo grande risveglio iniziò intorno al 1800 e raggiunse i non praticanti, mentre il primo era focalizzato su persone che erano già membri della chiesa. I cristiani americani del XVIII secolo posero l'accento sulla "effusione dello Spirito Santo" e sugli imperativi evangelici della riforma protestante. Gli incontri di risveglio assunsero come proprie queste caratteristiche e diffusero il nuovo evangelicalismo nella nuova repubblica[4]. I predicatori evangelici "cercarono di portare ogni persona alla conversione, indipendentemente dal sesso, dalla razza e dallo stato sociale"[5].

  1. ^ Thomas S. Kidd, The Great Awakening: The Roots of Evangelical Christianity in Colonial America (2009)
  2. ^ Sydney E. Ahlstrom, A Religious History of the American People (1972) pp 280–330
  3. ^ "Slavery and African American Religion." American Eras. 1997. Encyclopedia.com. (April 10, 2014). http://www.encyclopedia.com/doc/1G2-2536600634.html
  4. ^ Harry Stout, The Divine Dramatist: George Whitefield and the Rise of Modern Evangelicalism (1991)
  5. ^ Alan Taylor, American Colonies (2001), p. 354

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