Protoattinio

Protoattinio
   

91
Pa
 
               
               
                                   
                                   
                                                               
                                                               
   

torio ← protoattinio → uranio

Linea spettrale
Linea spettrale dell'elemento
Linea spettrale dell'elemento
Generalità
Nome, simbolo, numero atomicoprotoattinio, Pa, 91
Serieattinidi
Gruppo, periodo, blocco—, 7, f
Densità15 370 kg/m³
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Termine spettroscopico4K11/2
Proprietà atomiche
Peso atomico231,03588
Raggio atomico (calc.)163 pm
Raggio covalente200 pm
Configurazione elettronica[Rn]7s26d15f2
e per livello energetico2, 8, 18, 32, 20, 9, 2
Stati di ossidazione5 (debolmente basico)
Struttura cristallinaortorombica
Proprietà fisiche
Stato della materiasolido
Punto di fusione1 841 K (1 568 °C)
Punto di ebollizione4 300 K (4 030 °C)
Volume molare1,518×10−5 m³/mol
Entalpia di vaporizzazione481 kJ/mol
Calore di fusione12,34 kJ/mol
Tensione di vapore5,1×10−5 Pa a 2 200 K
Altre proprietà
Numero CAS7440-13-3
Elettronegatività1,5 (scala di Pauling)
Calore specifico120 J/(kg·K)
Conducibilità elettrica5,29×106/m·Ω
Conducibilità termica47 W/(m·K)
Energia di prima ionizzazione568 kJ/mol
Isotopi più stabili
isoNATDDMDEDP
229Pasintetico 1,4 giorniα5,58225Ac
230Pasintetico 17,4 giorniε
β
1,310
0,563
230Th
230U
231Pa100% 32760 anniα5,149227Ac
233Pasintetico 26,967 giorniβ0,571233U
234Pasintetico 6,75 oreβ0,23234U
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il protoattinio è l'elemento chimico di numero atomico 91 e il suo simbolo è Pa. È un metallo denso, di colore grigio-argenteo che reagisce facilmente con l'ossigeno, con il vapore acqueo e con gli acidi inorganici. Forma vari composti chimici in cui è di solito presente nello stato di ossidazione +5, ma può anche assumere stati +4, +2 o +3. Le concentrazioni medie di protoattinio nella crosta terrestre sono tipicamente dell'ordine di poche parti per bilione, ma può raggiungere fino a poche parti per milione in alcuni depositi di uraninite. A causa della sua scarsità, della alta radioattività e dell'elevata tossicità, attualmente non vi sono applicazioni al di fuori della ricerca scientifica, e per questo scopo gran parte del minerale viene estratto da combustibile nucleare esaurito.

Il protoattinio è stato identificato nel 1913 da Kasimir Fajans e Oswald Helmuth Göhring che lo chiamarono Brevium per via della sua breve emivita dell'isotopo specifico studiato, cioè il protoattinio-234. Un isotopo più stabile (231Pa) è stato scoperto nel 1917/18 da Otto Hahn e Lise Meitner, che scelsero il nome di proto-attinio, tuttavia in seguito lo IUPAC decise il nome di protoattinio nel 1949 e confermarono Hahn e Meitner come scopritori. Il nuovo nome significa "madre di attinio" e riflette il fatto che l'attinio è un prodotto del decadimento radioattivo di protoattinio.

Il più abbondante (circa il 100%) e il più duraturo tra gli isotopi naturali del protoattinio, il protoattinio-231, ha un tempo di dimezzamento di 32.760 anni ed è un prodotto del decadimento dell'uranio-235. Molte tracce più piccole dell'isomero nucleare protoattinio-234m di breve durata si riscontrano nella catena del decadimento dell'uranio-238. Il protoattinio-233 risulta dal decadimento del torio-233 come parte della catena di eventi per produrre l'uranio-233 per irraggiamento neutronico del torio-232. Si tratta di un prodotto intermedio indesiderato nei reattori nucleari basati sul torio e pertanto rimosso dalla zona attiva del reattore durante il processo di riproduzione.


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