Raffaello Sanzio

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Firma di Raffaello Sanzio
Autoritratto con un amico (1518 circa), Louvre, Parigi

Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483Roma, 6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, fra i più celebri del Rinascimento.

Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del concetto estetico del Bello[1], Raffaello ha vissuto una parabola lavorativa relativamente breve, ma estremamente prolifica e profondamente innovativa[2] per le numerose opere iconiche[3] e per il modo in cui queste sono state prodotte, avvalendosi di una bottega altamente strutturata e composta da numerosi professionisti di altissimo livello e varie discipline che il maestro dirigeva e a cui affidava buona parte del suo lavoro[1]. La "maniera" di Raffaello fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, sia per emulazione da parte dei suoi collaboratori che ne portarono avanti il linguaggio per decenni in tutta Europa[4] raccolti nella scuola del manierismo, sia per contrasto attraverso il rifiuto dell'opera raffaellesca iniziato da Caravaggio[5]. A tutto questo si aggiunge il pionieristico lavoro di studio e recupero delle vestigia dell'arte romana, impostato su rigorosi criteri scientifici, che lo rendono fra i padri dell'archeologia e della tutela dei beni culturali[6].

La sua influenza sulla storia dell'arte occidentale è straordinariamente estesa. Impostosi come modello fondamentale per tutte le accademie di belle arti fino alla prima metà dell'Ottocento, il mito di Raffaello ha raggiunto le avanguardie del XX secolo[3][7][8] e l'arte contemporanea del XXI secolo[9][10], fino a lambire altre arti come il cinema e il fumetto[11][12].

  1. ^ a b Antonio Paolucci, Raffaello in Vaticano, collana Art e dossier, vol. 298, Milano, Giunti, 2013.
  2. ^ Conferenza: "Raffaello nostro contemporaneo", su Istituto Italiano di Cultura di Tunisi. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  3. ^ a b Mirella Mazzarini, Lo straordinario viaggio della Madonna Sistina e l’ebbrezza di essere sospesi in cielo, su Raffaello Scuola, 4 settembre 2020. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  4. ^ Jacques Bousquet, Il manierismo in Europa, Milano, Bramante, 1963.
  5. ^ Francesca Valdinoci (a cura di), Vite di Caravaggio, CasadeiLibri, 2016, ISBN 9788889466513.
  6. ^ Bruna Alasia, Scuderie del Quirinale. Presentato il libro "Raffaello tra gli sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela", su Arte Magazine, 22 giugno 2022. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  7. ^ Joseph Phelan, The Salvador Dalí Show, su Artcyclopedia, marzo 2015. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  8. ^ Letizia Riccio, 500 anni di Raffaello, fra l’armonia rinascimentale e la Factory di Warhol. In Art Night su Rai5, su ArtsLife, 15 marzo 2020. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  9. ^ Valentina Tosoni, Raffaello, mito senza tempo, su la Repubblica, 24 gennaio 2018. URL consultato il 29 novembre 2020.
  10. ^ Mostra di Giulio Paolini per Raffaello, su Raffaello - Custodi del mito in Lombardia. URL consultato il 29 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2021).
  11. ^ Mario Pasqualini, Settimana Raffaello – Fumetti nei musei, su Dimensione Fumetto, 2 luglio 2020. URL consultato il 29 novembre 2020.
  12. ^ Piero Muscarà, L'arte notturna di Raffaello nella Liberazione di san Pietro, su Arte.it, 21 marzo 2020. URL consultato il 2 ottobre 2023.

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