Regno di Macedonia

Regno di Macedonia
Regno di Macedonia - Localizzazione
Regno di Macedonia - Localizzazione
Il Regno di Macedonia nel 336 a.C., alla morte di Filippo II
Dati amministrativi
Lingue ufficialimacedone antico
greco antico
Lingue parlateantico macedone, dialetto attico, koinè
CapitaleAigai (VIII secolo-399 a.C.)
Pella (399-167 a.C.)
Altre capitaliBabilonia (331-323 a.C.)
Dipendente daImpero achemenide (512-499 a.C., 492-479 a.C.)
DipendenzeLega di Corinto (337-322 a.C.),
Territori conquistati da Alessandro III
(331-311 a.C.)
Politica
Forma di governoMonarchia assoluta
ReRe di Macedonia
NascitaVIII secolo a.C. con Carano
Fine148 a.C. con Filippo VI (Andrisco)
CausaSeconda battaglia di Pidna
Territorio e popolazione
Territorio originaleMacedonia
Massima estensionePenisola balcanica meridionale, Vicino e Medio Oriente, Egitto nel 334-323 a.C.
Economia
ValutaTetradramma
Religione e società
Religioni preminentireligione greca
Il Regno di Macedonia alla sua massima estensione, dopo le conquiste di Alessandro Magno
Evoluzione storica
Preceduto daGrecia classica
Succeduto daRepubblica romana

Il Regno di Macedonia (in greco antico: Μακεδονία?, Makedonìa) è stato un regno del mondo antico, che si trovava nella parte meridionale della Penisola balcanica; originariamente il suo territorio corrispondeva all'omonima regione collocata nella parte nord-orientale dell'antica Grecia[1] tra l'Epiro a ovest, la Tracia a est, la Peonia a nord e la Tessaglia a sud.

Fondato, secondo la tradizione, agli inizi dell'VIII secolo a.C. dal mitico re Carano, con Filippo II (che fu sovrano dal 359 al 336 a.C.), il Regno di Macedonia iniziò la sua ascesa da piccolo Stato periferico fino a raggiungere il dominio di tutta la Grecia. Grazie al figlio di Filippo, Alessandro Magno (re dal 336 a.C. al 323 a.C.), il regno si trasformò in un impero che si estendeva dalla penisola ellenica fino al fiume Indo e comprendeva i territori occidentali di quello che era stato l'Impero achemenide, per un totale di 5,2 milioni di km².

Alla morte di Alessandro Magno, l'Impero macedone si disgregò nei regni ellenistici, governati dai Diadochi, i "successori" del re. Alcuni di essi diedero inizio, nelle regioni da loro governate, a delle dinastie di stirpe macedone che avrebbero regnato per secoli, come la dinastia seleucide nell'omonimo impero, che perdurò fino alla deposizione di Filippo II Filoromeo per opera di Pompeo nel 63 a.C., e la dinastia tolemaica in Egitto, che rimase sul trono sino alla morte di Cleopatra nel 30 a.C.

Alla morte di Alessandro IV, figlio del Magno e ultimo rappresentante della dinastia argeade, il Regno di Macedonia fu governato dapprima dalla dinastia antipatride e poi da quella antigonide, pur con le brevi (288-279 a.C.) parentesi dei regni di Pirro, Lisimaco e Tolomeo Cerauno.

Con la battaglia di Pidna (168 a.C.), il regno fu conquistato dalla Repubblica romana, che lo annesse definitivamente nel 148 a.C., dopo aver domato la breve riscossa dell'ultimo re macedone Andrisco (Filippo VI) e trasformato la Macedonia in una provincia.

  1. ^ Simon Hornblower, "Greek Identity in the Archaic and Classical Periods" in Katerina Zacharia, Hellenisms, Ashgate Publishing, 2008, pp. 55–58.

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