Resistenza italiana

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Partigiani garibaldini in piazza San Marco a Venezia nei giorni della liberazione.

La Resistenza italiana (anche detta Resistenza partigiana, o semplicemente Resistenza, oppure Secondo Risorgimento[1][2]) fu l'insieme di movimenti politici e militari che in Italia, dopo l'armistizio di Cassibile, si opposero al nazifascismo[3][4] nell'ambito della guerra di liberazione italiana.

Nella Resistenza vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale e che, a guerra finita, scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo.

Il movimento della Resistenza – inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazifascista – fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici), in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.[5]

Il periodo storico in cui il movimento fu attivo ha inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre), e termina nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia.[6] Alcuni storici hanno evidenziato più aspetti contemporaneamente presenti all'interno del fenomeno della Resistenza: "guerra patriottica" e lotta di liberazione da un invasore straniero; insurrezione popolare spontanea; "guerra civile" tra antifascisti e fascisti, collaborazionisti con i tedeschi; "guerra di classe", con aspettative rivoluzionarie soprattutto da parte di alcuni gruppi partigiani socialisti e comunisti.[7]

  1. ^ Dal primo al secondo Risorgimento, su anpi.it. URL consultato il 28 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2012).; cfr. Bianchi 1979, p. 369.
  2. ^ Massimiliano e Pier Paolo Di Mino, Il libretto rosso di Pertini, Roma, Castelvecchi Purple Press, 2011, p. 6 ISBN 978-88-95903-50-7
  3. ^ Resistenza, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Vedi anche il lemma "Resistenza in Europa Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive." dal Dizionario di storia moderna e contemporanea Paravia Bruno Mondadori Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive., che ne indica come primo significato l'attività detta "Resistenza", e non solo il soggetto della medesima: "Lotta popolare, politica e militare condotta durante la seconda guerra mondiale nei paesi europei occupati dalle potenze dell'Asse...".
  5. ^ Bianchi 1979, pp. 368-369.
  6. ^ La Resistenza italiana, su ANPI. URL consultato il 16 maggio 2022.
  7. ^ Pavone 2006, pp. 169-412; G. Oliva, La resistenza, passim.

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