Romagna

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Romagna
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera di San Marino San Marino
RegioniBandiera dell'Emilia-Romagna Emilia-Romagna (province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e parte della città metropolitana di Bologna (Imola, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio, Dozza e Mordano)
Bandiera delle Marche Marche (5 comuni della provincia di Pesaro e Urbino e parte del territorio di altri 9 comuni della stessa provincia)
Bandiera della Toscana Toscana (Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio nella città metropolitana di Firenze e l'exclave di Ca' Raffaello (parte della cosiddetta Romagna Toscana, i cui altri comuni sono oggi in provincia di Forlì-Cesena))
Territorio100 comuni italiani (nelle 7 province di   Ravenna,   Forlì-Cesena,   Rimini,   Bologna,   Pesaro e Urbino,   Firenze,   Arezzo) e Bandiera di San Marino San Marino
Superficie6 380,6 km²
Abitanti1 281 243 (2014)
Densità200,8 ab./km²
Lingueitaliano, romagnolo
Carta politica dei comuni della Romagna nel riparto amministrativo del 2021

La Romagna (Rumâgna in romagnolo, Romanula[senza fonte] o Romandiola in lingua latina) è una regione storica, geografica e linguistica dell'Italia settentrionale. Forma per quasi la sua totalità, insieme all'Emilia, la regione amministrativa dell'Emilia-Romagna.

Dal punto di vista geografico, appartengono alla Romagna, oltre alle tre province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, anche una parte della città metropolitana di Bologna (il circondario di Imola), alcune aree della provincia di Pesaro e Urbino (nelle Marche), parte della città metropolitana di Firenze e alcuni territori della provincia di Arezzo compreso l'exclave di Ca' Raffaello (in Toscana),[1][2] oltre alla intera Repubblica di San Marino.

Le città principali per importanza storica sono: Ravenna, che fu capitale dell'Impero romano d'Occidente (402-476), del Regno ostrogoto d'Italia (493-540) e dell'Esarcato bizantino d'Italia (584-751); Imola e Forlì, legate alle vicende di Caterina Sforza: la provincia di Forlì, alla nascita del Regno d'Italia, comprendeva anche Cesena e Rimini; Cesena, nota come Città dei tre Papi, che fu l'unica città romagnola a possedere un'università e con la sua Biblioteca Malatestiana inserita nel registro UNESCO come Memoria del mondo; Rimini, caposaldo nonché centro viario romano; Faenza, nota per la produzione di ceramica; Lugo, che fu capoluogo della Romagna estense dal 1437 al 1568, seppur non con continuità.

Il toponimo Romagna deriva dal tardo latino Románia (e in greco bizantino Ῥωμανία, Rhōmanía) e risale al VI secolo d.C., quando l'Italia fu divisa tra aree soggette o ai Longobardi (Langobardia poi Lombardia) o all'Impero romano d'Oriente: "Románia" assunse quindi il significato generico di "mondo romano", in opposizione a quello longobardo. Con la creazione dell'Esarcato d'Italia (con capitale Ravenna), il termine assunse poi un'accezione geograficamente determinata detta Romanula e poi Romandiola, indicando la parte della penisola rimasta più strettamente legata all'Impero d'Oriente.

Durante l’epoca pontificia erano conosciute anche come le Romagne, inglobando nel suddetto concetto anche le aree del Bolognese e del Ferrarese, poiché linguisticamente e culturalmente distinte dalla Romagna, analogamente a quanto accadde per le Due Sicilie.

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Treccani
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Rosetti1893

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