Il sacrificio (dal latino sacrificium, sacer + facere, "rendere sacro") è quel gesto rituale con cui dei beni (oggetti, cibo, animali o anche esseri umani) vengono tolti dalla condizione profana e consegnati al sacro, venendo per questo dedicati in favore di una o più entità sovrumane, come atto propiziatorio o di adorazione. Il termine "sacrificio" ha tuttavia perso, nel lessico comune, quest'accezione religiosa per intendere in generale uno sforzo, la rinuncia a qualcosa in vista di un fine.
Un sacrificio immateriale, cioè una rinuncia in onore di qualcuno o qualcosa o il rinvio di una certa attività finché non si concretizzerà un certo desiderio, è anche chiamato voto[1] oppure fioretto (il nome deriva dall’offerta di un fiore sull’altare, per Maria o un santo).[2].