Sacrificio

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Il sacrificio (dal latino sacrificium, sacer + facere, "rendere sacro") è quel gesto rituale con cui dei beni (oggetti, cibo, animali o anche esseri umani) vengono tolti dalla condizione profana e consegnati al sacro, venendo per questo dedicati in favore di una o più entità sovrumane, come atto propiziatorio o di adorazione. Il termine "sacrificio" ha tuttavia perso, nel lessico comune, quest'accezione religiosa per intendere in generale uno sforzo, la rinuncia a qualcosa in vista di un fine.

Un sacrificio immateriale, cioè una rinuncia in onore di qualcuno o qualcosa o il rinvio di una certa attività finché non si concretizzerà un certo desiderio, è anche chiamato voto[1] oppure fioretto (il nome deriva dall’offerta di un fiore sull’altare, per Maria o un santo).[2].

Sacrificio di Isacco (Caravaggio, 1598)
  1. ^ vóto in Vocabolario, su Treccani. URL consultato il 18 novembre 2022.
  2. ^ fiorétto¹ in Vocabolario, su Treccani. URL consultato il 18 novembre 2022.

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