Sarajevo

Sarajevo
comune
(BSHRSR) Sarajevo/Сарајево
Sarajevo – Stemma
Sarajevo – Bandiera
Sarajevo – Veduta
Sarajevo – Veduta
Veduta della città da est
Localizzazione
StatoBandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina
EntitàFederazione di Bosnia ed Erzegovina
Cantone Sarajevo
Amministrazione
SindacoBenjamina Karić (SDP)
Territorio
Coordinate43°51′23″N 18°24′47″E
Altitudine511 m s.l.m.
Superficie141,5 km²
Abitanti319 576[1] (2022)
Densità2 258,49 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale71000
Prefisso033
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiSarajevesi o saraievesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Bosnia ed Erzegovina
Sarajevo
Sarajevo
Sarajevo – Mappa
Sarajevo – Mappa
Sito istituzionale

Sarajevo (idem in bosniaco, alfabeto cirillico Сарајево; in giudesmo Saraj; in turco Saraybosna; in italiano Saraievo o, desueto, Seraievo[2]) è la più grande città nonché capitale della Bosnia ed Erzegovina.

È inoltre capoluogo della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, una delle due entità che compongono lo stato, e dell'omonimo cantone.

All'interno dei confini amministrativi dei quattro comuni che compongono la città vera e propria - (Stari Grad, Centar, Novi Grad e Novo Sarajevo) risiedono 342.577 abitanti (dato del 2017) mentre l'area urbana arriva a comprendere una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti includendo i comuni limitrofi di Ilidža, Hadžići, Vogošća e Ilijaš.

Sarajevo è il centro politico, finanziario, sociale e culturale della Bosnia-Erzegovina e un importante centro di cultura nei Balcani. Per la sua estesa storia di diversità religiosa e culturale, Sarajevo è talvolta chiamata la "Gerusalemme d'Europa"[3], è infatti una delle poche grandi città europee ad avere una moschea, una chiesa cattolica, una chiesa ortodossa e una sinagoga nello stesso quartiere.

Sebbene le sue origini siano riconducibili alla preistoria, la città moderna è sorta come roccaforte ottomana nel XV secolo. Più volte nella sua storia Sarajevo fu il luogo di eventi di rilievo mondiale.

Nel 1914, fu il luogo dell'attentato all'arciduca Francesco Ferdinando da parte dell'attivista serbo della Mlada Bosna Gavrilo Princip, episodio che scatenò la prima guerra mondiale e che pose fine al dominio austro-ungarico in Bosnia portando alla creazione del Regno di Jugoslavia. Al termine della seconda guerra mondiale, l'istituzione della Repubblica Socialista di Bosnia ed Erzegovina, parte della Jugoslavia, comportò una notevole espansione della città, all'epoca capitale della repubblica costituente. Nel 1984 ospitò i XIV Giochi olimpici invernali che segnarono un periodo di prosperità per la città. Tuttavia, durante la guerra di Bosnia e la dissoluzione della Jugoslavia, la città subì il più lungo assedio di una capitale nella storia della guerra moderna, fu infatti sotto assedio per 1.425 giorni dall'aprile 1992 al febbraio 1996.

La ricostruzione post-bellica ha portato ad una forte crescita della città. Nel 2014 Sarajevo è stata Capitale europea della cultura[4] e nel 2019 ha ospitato il XIV Festival olimpico invernale della gioventù europea. Nell'ottobre 2019, Sarajevo è stata designata come Città creativa dell'UNESCO per aver posto la cultura al centro delle sue strategie di sviluppo, è inoltre una delle diciotto "Cities of Film".[5]

  1. ^ CENSUS OF POPULATION, HOUSEHOLDS AND DWELLINGS IN BOSNIA AND HERZEGOVINA, 2013 (PDF), su popis.gov.ba, Sarajevo, Agency for Statistics of Bosnia and Herzegovina, giugno 2016.
  2. ^ DOP: Dizionario di Ortografia e Pronunzia della lingua italiana, su www.dizionario.rai.it. URL consultato il 23 dicembre 2023.
  3. ^ Francesca Masotti, Scoprire Sarajevo, la "Gerusalemme d'Europa", su viaggi.corriere.it, 7 settembre 2021. URL consultato il 21 settembre 2021.
  4. ^ Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 su Sarajevo Capitale europea della cultura nel 2014, su europarl.europa.eu. URL consultato il 21 settembre 2021.
  5. ^ (EN) .Sarajevo, Bosnia and Herzegovina, became a UNESCO City of Film in 2019, su citiesoffilm.org. URL consultato il 21 settembre 2021.

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