Tetracloruro di carbonio

Tetracloruro di carbonio
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
tetraclorometano
Nomi alternativi
tetracloruro di carbonio

perclorometano
freon 10
CFC 10

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCCl4
Peso formula (u)153,8
Aspettoliquido incolore
Numero CAS56-23-5
Numero EINECS200-262-8
PubChem5943
SMILES
C(Cl)(Cl)(Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,594
Solubilità in acqua0,8 g/l a 293 K
Temperatura di fusione−23 °C (250 K)
Temperatura di ebollizione77 °C (350 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−128,2
S0m(J·K−1mol−1)216
C0p,m(J·K−1mol−1)130,7
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta tossico a lungo termine
pericolo
Frasi H301+311+331 - 317 - 351 - 372 - 412 - 420
Consigli P261 - 273 - 280 - 301+310+330 - 403+233 - 502 [1]

Il tetracloruro di carbonio è un composto binario del carbonio con il cloro, avente formula molecolare CCl4.[2] È noto in chimica organica anche con il nome sistematico tetraclorometano in quanto membro degli alometani tetrasostituiti.[3] In questa molecola l'atomo centrale di carbonio si lega covalentemente a quattro atomi di cloro, raggiungendo così il suo massimo stato di ossidazione (+4), come in CO2, oltre al suo massimo numero di coordinazione (4).

È un composto sintetico e uno dei più tipici solventi apolari,[3] come anche il solfuro di carbonio CS2, rispetto al quale ha il vantaggio di essere chimicamente molto più inerte, ma anche meno volatile. Tuttavia, il suo uso è sempre più in declino a causa della sua pericolosità per la salute e per i suoi effetti dannosi sullo strato di ozono.[4] Il CCl4 è noto anche con le sigle commerciali freon 10, CFC 10, o R-10.

A temperatura ambiente si presenta come un liquido volatile, incolore, non infiammabile, denso (d = 1,594 g/mL), dal caratteristico odore dolciastro, avvertibile anche a basse concentrazioni. In acqua è quasi insolubile (793 mg/L at 25 °C); è completamente miscibile con benzene, cloroformio, etere, solfuro di carbonio, etere di petrolio ed è solubile in alcool e acetone.[5]

È un composto molto tossico perché capace di innescare reazioni a catena radicaliche che degradano le membrane cellulari. Non essendo combustibile, è stato usato in passato negli estintori come liquido di raffreddamento, ma è stato via via sostituito da altri composti per via della sua tossicità.

  1. ^ scheda della sostanza su [1]
  2. ^ F. Albert Cotton, Geoffrey Wilkinson, Carlos A. Murillo e Manfred Bochmann, Advanced Inorganic Chemistry, 6ª ed., Wiley Interscience, 1999, pp. 222-223, ISBN 0-471-19957-5.
  3. ^ a b James E. House, Inorganic Chemistry, Elsevier, 2008, p. 456, ISBN 978-0-12-356786-4.
  4. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org, 27 febbraio 2008. URL consultato il 14 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2008).
  5. ^ (EN) PubChem, Carbon Tetrachloride, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 14 marzo 2023.

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