Vecellio (famiglia)

Vecellio
Troncato di nero e d'argento, il secondo caricato di uno scaglione alzato del primo.
(stemma della famiglia sino al 1533)
Troncato nel primo d'oro all'aquila bicipite spiegata di nero; nel secondo d'argento allo scaglione di nero; con una fascia di nero attraversante sulla partizione.
(stemma della famiglia dal 1533)
StatoBandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
Titoli
Data di fondazioneXIII secolo circa
Etniaitaliana

I Vecellio (forma secondaria Vezzelli[1]) sono un antico casato stanziato a Pieve di Cadore, il cui più noto esponente fu Tiziano.

Le origini accertate della famiglia risalgono al XIII secolo, ma la derivazione dal casato dei conti Da Camino e la comune origine con i Genova, i Colfosco e i Collalto lasciano intuire un'origine ancora più datata nel tempo. A sua volta il casato diede vita ad alcune derivazioni, fra le quali quella degli Zamberlani e quella dei Pellizzaroli-Vecellio. Un ramo dei Vecellio si imparentò anche con i Sarcinelli, importante famiglia trevigiana, grazie al matrimonio di Lavinia, figlia di Tiziano, con Cornelio Sarcinelli nel 1555. Questo ramo, indubbiamente il più noto dell'intero casato, nel 1533 assurse anche al titolo di Conte Palatino, concesso a Tiziano e alla sua discendenza da Carlo V d'Asburgo, Re di Spagna, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re d'Italia, di cui Tiziano era ritrattista ufficiale.

I membri della famiglia Vecellio si distinsero a Pieve come notai, amministratori pubblici e possidenti fondiari, ma tra il XVI e il XVII secolo si venne affiancando a queste professioni una notevole tradizione pittorica, grazie a ben nove importanti personalità artistiche: oltre a Tiziano, suo fratello Francesco (1475-1560), suo figlio Orazio (1525-1576) e i parenti Marco (1545-1611), Tizianello (1570-1650), Tommaso (1587-1629), Cesare (1521-1601), Fabrizio (morto nel 1576) ed Ettore (1591-1652). Nel campo del diritto, importanti personalità furono quelle di Conte (vissuto a cavallo fra il XV e il XVI secolo), Vincenzo (morto nel 1567), Tiziano l'Oratore (1538-1612) e Alessandro Pellizzaroli-Vecellio (1764-1821).

L'importanza e l'antichità della famiglia, ma soprattutto il prestigio di Tiziano, suo esponente più noto, richiamarono fin dal XVII secolo l'attenzione di storici ed eruditi, impegnati in svariate operazioni di ricostruzione della genealogia dei vari rami del casato e della vita dei suoi principali esponenti.

  1. ^ Bongioanni, p. 225.

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