Zenone (imperatore)

Zenone
Tremisse di Zenone risalente al suo secondo regno
Imperatore romano d'Oriente
In carica
  1. 9 febbraio 474
    9 gennaio 475
  2. agosto 476
    9 aprile 491
Predecessore1. Leone II
2. Basilisco
Successore1. Basilisco
2. Anastasio I
Nome completoTarasikodissa[1] (fino alla metà degli anni 460), Flavio Zenone
NascitaRusumblada, 425 circa
MorteCostantinopoli, 9 aprile 491
DinastiaTrace (per matrimonio)
PadreKodisas[1]
MadreLallis
ConiugiArcadia
Ariadne
FigliZenone (da Arcadia)
Leone II (da Ariadne)
ReligioneCristianesimo

Zenone, il cui nome originale era Tarasikodissa[1] (in latino Flavius Zeno; in greco antico: Ζήνων?; Zenonopoli, 425 circa – Costantinopoli, 9 aprile 491), è stato un imperatore romano dal 474 al 475 e poi dal 476 al 491.

Di origine isaurica e per questo considerato quasi un barbaro dal popolo di Costantinopoli, Zenone iniziò la carriera militare nella guardia imperiale; ottenne presto il favore dell'imperatore Leone I, che vide in lui la persona adatta a ridimensionare l'influenza del potente generale germanico Ardaburio Aspare.

Sposò la figlia maggiore di Leone, Ariadne, da cui ebbe un figlio, destinato a succedere al nonno col nome di Leone II. Entrato in contrasto con Aspare, collaborò con Leone al complotto che mise fine alla vita del generale. Alla morte di Leone I, fu reggente per il proprio figlio Leone II, poi co-imperatore e, alla morte del giovane, unico Augusto (474).

Fu però deposto dalla ribellione di Basilisco, fratello dell'imperatrice vedova Verina, dopo appena un anno. Nel 476 riuscì a riconquistare il trono, che tenne poi fino alla propria morte, sedando vittoriosamente le ribellioni di Marciano (479), di Illo (484–488) e dei Samaritani (484/489) e gestendo i turbolenti Goti, alcuni dei quali ebbe al servizio dell'Impero e altri come nemici. In ambito ecclesiastico è famoso per l'Henotikon, lo «Strumento d'unione», che promulgò per tentare di risolvere la controversia monofisita.

Il regno di Zenone vide la fine dell'Impero romano d'Occidente, ma egli ebbe il merito di stabilizzare l'Impero d'Oriente, che durò poi per quasi mille anni ancora. Convinse Teodorico, re degli ostrogoti, ad attaccare l’Italia.

  1. ^ a b c Il nome tramandato dalle fonti (Candido Isaurico, Frag. Hist. Graec., IV, p. 135, tramandato da Fozio) è Tarasicodissa Rousoumbladiotes, e per questo motivo si riteneva che il suo nome fosse Tarasicodissa. Sulla base dell'attestazione dei nomi «Tarasis» e «Kodisas» in Isauria (regione di origine di Zenone), è stata proposta la lettura «Tarasis figlio di Kodisas, da Rusumblada» secondo cui Zenone si sarebbe chiamato in origine Tarasis e sarebbe stato figlio di un tale Kodisas (Harrison 1981, pp. 27–28); l'esistenza di reliquiario di argento in cui il nome del dedicante è «Tarasikodisa» attesta questo nome come unione degli altri due, togliendo sostegno all'ipotesi che il padre di Zenone si chiamasse Kodisas (Feissel 1984, n. 105).

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