Ceftobiprolo | |
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Nomi alternativi | |
Zevtera, Mabelio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C20H22N8O6S2 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 606-675-3 |
PubChem | 135413542 e 138319339 |
DrugBank | DBDB04918 |
SMILES | C1CNCC1N2CCC(=CC3=C(N4C(C(C4=O)NC(=O)C(=NO)C5=NSC(=N5)N)SC3)C(=O)O)C2=O |
Indicazioni di sicurezza | |
Il ceftobiprolo è una cefalosporina di quinta generazione[1] per il trattamento della polmonite acquisita in ospedale (esclusa la polmonite associata al ventilatore) e della polmonite acquisita in comunità. È commercializzato da Basilea Pharmaceutica nel Regno Unito, Germania, Svizzera e Austria con il nome commerciale "Zevtera", in Francia e in Italia con il nome commerciale "Mabelio"[2].
Come altre cefalosporine, il ceftobiprolo esercita la sua attività antibatterica legandosi alle proteine leganti la penicillina e inibendo la loro attività transpeptidasica, essenziale per la sintesi delle pareti cellulari batteriche.
Il ceftobiprolo ha un'elevata affinità per la proteina 2a legante la penicillina dei ceppi di Staphylococcus aureus meticillino-resistenti (MRSA) e mantiene la sua attività contro i ceppi che esprimono forme alternative del gene mecA (mecC o mecALGA251). Il ceftobiprolo si lega anche alla proteina legante la penicillina 2b in Streptococcus pneumoniae (a sensibilità intermedia alla penicillina), alla proteina legante la penicillina 2x in Streptococcus pneumoniae (resistente alla penicillina) e alla proteina 5 legante la penicillina in Enterococcus faecalis[3].