Con sfocatura o sfuocatura (der. di sfocare, ~ 1960), riguardo alla ripresa cine-video-fotografica e televisiva, nonché in proiezione, si intende l'effetto di imprecisione dei contorni, o l'annebbiamento o lo sdoppiamento dell’immagine o del soggetto, riguardo alla perdita del microcontrasto dei bordi, dovuto al difetto di messa a fuoco, accidentale o voluto, per spostamento di lenti del sistema ottico, per deformazione della pellicola o per errata posizione del piano focale di pellicola/sensore.[1]
In generale, la sfocatura riduce la nitidezza e il contrasto dell'immagine: quelli che dovrebbero essere bordi nitidi e ad alto contrasto, in una scena, diventano transizioni graduali e i minimi dettagli risultano morbidi, sfoucati, annebbiati o addirittura invisibili.