Armand-Jean du Plessis de Richelieu | |
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Principale ministro di Stato di Francia | |
Durata mandato | 12 agosto 1624 – 4 dicembre 1642 |
Monarca | Luigi XIII |
Predecessore | Concino Concini (nel 1617) |
Successore | Giulio Mazzarino |
Segretario di Stato per la guerra di Francia | |
Durata mandato | 30 novembre 1616 – 24 aprile 1617 |
Capo di Stato | Reggente Maria de' Medici |
Capo del governo | Concino Concini |
Predecessore | Claude Mangot de Villeran et Villarceau |
Successore | Nicolas Brûlart de Sillery |
Segretario di stato agli affari esteri di Francia | |
Durata mandato | 30 novembre 1616 – 24 aprile 1617 |
Capo di Stato | Reggente Maria de' Medici |
Capo del governo | Concino Concini |
Predecessore | Nicolas de Neufville de Villeroy |
Successore | Pierre Brûlart de Sillery |
Dati generali | |
Suffisso onorifico | Ordine dello Spirito Santo |
Titolo di studio | dottorato di ricerca |
Università | Sorbonne Università di Parigi e Collegio della Sorbona |
Firma | ![]() |
Armand-Jean du Plessis, I duca di Richelieu | |
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Duca di Richelieu | |
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In carica | 1629-1642 |
Investitura | 26 novembre 1629 da Luigi XIII di Francia |
Predecessore | Titolo creato |
Successore | Armand Jean de Vignerot du Plessis |
Onorificenze | Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo |
Altri titoli | Duca di Fronsac (dal 1634) Pari di Francia Gran Maestro della Navigazione (1626-1642) |
Nascita | Parigi, 9 settembre 1585 |
Morte | Parigi, 4 dicembre 1642 |
Luogo di sepoltura | Sorbona, Parigi |
Dinastia | Du Plessis |
Padre | François du Plessis, signore di Richelieu |
Madre | Susanne de La Porte |
Religione | Cattolicesimo |
Motto | Candorem purpuræ servat et dirigit et firmat |
Armand-Jean du Plessis (AFI: [aʁmɑ̃ ʒɑ̃ dy plɛsi]) duca di Richelieu (AFI: [ʁiʃəljø]), noto soprattutto come cardinale Richelieu (Parigi, 9 settembre 1585 – Parigi, 4 dicembre 1642) è stato un cardinale, politico e vescovo cattolico francese. Fu nominato primo ministro dal re Luigi XIII di Francia.
Grande uomo politico, fu molto abile nel rafforzamento della monarchia francese in direzione assolutista, monarchia che, grazie alla sua azione, fu più potente rispetto a quella del precedente sovrano, Enrico IV di Borbone, con il suo più stretto collaboratore, il duca di Sully. Richelieu, di fatto, ridusse drasticamente il potere della nobiltà, favorendo lo sviluppo della borghesia ed allo stesso tempo la centralità e l'influenza del re.[1] Tra i propositi di Richelieu alla guida dello Stato c'erano infatti proprio il rafforzamento del potere del re[2] e la volontà di fare della Francia la più grande potenza d'Europa.[3] A tal fine istituì anche la figura dell'intendente, ossia un rappresentante diretto del re nelle province, in evidente contrasto con gli interessi della nobiltà locale.
Per raggiungere l'obiettivo, Richelieu si scontrò quindi sia con i nobili sia con i protestanti, e cioè con i calvinisti francesi chiamati ugonotti: contro di essi Richelieu usò, quando necessario, la forza. Per fare della Francia la prima potenza europea, Richelieu, seguendo la sua raison d'État, decise di far intervenire l'esercito francese nella guerra dei trent'anni contro la Spagna e l'Austria, ottenendo numerosi successi.