Il Bai Ze Tu (白泽图, “Illustrazioni del Bai Ze” o “Diagramma del Bai Ze”) è una leggendaria opera dell’antica Cina, citata in diversi testi tradizionali ma di cui non ci sono pervenute copie originali complete. È legata alla figura del Bai Ze (白泽), una creatura mitologica cinese considerata benevola e dotata di profonda saggezza. Secondo la tradizione, il Bai Ze avrebbe incontrato l’Imperatore Giallo (黄帝, Huáng Dì) e gli avrebbe rivelato i segreti di migliaia di spiriti, demoni e creature sovrannaturali, fornendo anche i metodi per difendersi dalle loro influenze nocive.
Ecco alcuni punti chiave sul Bai Ze Tu:
- Origini leggendarie
- La leggenda narra che il Bai Ze si mostrò all’Imperatore Giallo, uno dei mitici “Cinque Imperatori” dell’antica Cina, attorno al 2697–2597 a.C.
- Questo incontro permise all’Imperatore di raccogliere una conoscenza segreta su un gran numero di creature soprannaturali (secondo alcune versioni, se ne contano addirittura più di undicimila).
- Tutte queste informazioni sarebbero state raccolte e illustrate in un testo chiamato appunto Bai Ze Tu.
- Contenuto e funzione
- Il libro conteneva descrizioni e illustrazioni di spiriti, demoni e mostri, spesso corredate di indicazioni su come prevenirne o contrastarne l’influenza.
- Lo scopo era quindi tanto enciclopedico quanto protettivo: serviva come manuale “apotropaico”, ossia di difesa e prevenzione dai mali soprannaturali.
- Parte dell’interesse per il Bai Ze Tu è legato alla più ampia tradizione cinese di raccolta e catalogazione dei “mostri” o delle creature fantastiche, rintracciabile anche in opere come il Classico dei Monti e dei Mari (Shanhaijing, 山海经), sebbene si tratti di testi distinti.
- Perdita del testo originale
- Come accaduto per molti scritti dell’antichità cinese, non esiste una versione originale completa del Bai Ze Tu. Alcune sue parti (o presunte tali) compaiono citate o riassunte in testi successivi.
- Con il passare dei secoli, nuove compilazioni e raccolte hanno assunto titoli simili (Bai Ze Jing 白泽经, “Il Classico del Bai Ze”, o altre varianti), ma si tratta spesso di elaborazioni posteriori o addirittura di testi apocrifi che si ispirano alla leggenda del Bai Ze.
- Influenza culturale
- Nonostante la perdita del testo, l’idea di un’opera capace di “catalogare il soprannaturale” ha ispirato molti scrittori, pittori e studiosi nel corso della storia cinese e giapponese (in Giappone il Bai Ze è noto come “Hakutaku”).
- Le cosiddette “raccolte di mostri” (怪谈, 画怪图, ecc.) che si diffusero successivamente, in epoca Tang e Song, devono qualcosa al mito del Bai Ze Tu, anche se spesso prendono spunto da fonti diverse.
In sintesi, il Bai Ze Tu è più un testo mitico che una fonte storica tangibile: è una “leggendaria enciclopedia del soprannaturale” che simboleggia sia l’interesse dell’antica Cina per il mondo invisibile sia la volontà di dominare le forze oltre la comprensione umana attraverso la conoscenza e la pratica rituale. Anche se l’opera originale è andata perduta, la sua fama vive nella tradizione letteraria, nel folklore e nella cultura popolare dell’Estremo Oriente.