Tamarù | |
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Stato di conservazione | |
Critico[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Bovinae |
Genere | Bubalus |
Specie | B. mindorensis |
Nomenclatura binomiale | |
Bubalus mindorensis (Heude, 1888) | |
Areale | |
Distribuzione del Tamarù nel 2012 secondo i dati dell'IUCN. |
Il tamarù (Bubalus mindorensis Heude, 1888), o bufalo di Mindoro, è un piccolo mammifero ungulato appartenente alla famiglia dei Bovidi.[2] È endemico di Mindoro ed è l'unica specie di bovino endemica delle Filippine, arcipelago a cui Mindoro appunto appartiene. Si ritiene, tuttavia, che in passato fosse diffuso anche sulla più grande isola di Luzon.
Originariamente il tamarù vagabondava per tutta l'intera isola di Mindoro, dal livello del mare fino ai monti (ad altitudini di 2000 m), ma a causa degli insediamenti umani, della caccia e della deforestazione è ora ristretto a poche remote pianure erbose ed è divenuto una specie molto minacciata.[3]
Contrariamente a quanto si crede comunemente e alle classificazioni passate, il tamarù non è una sottospecie del carabao locale, di dimensioni un più grandi, o del comune bufalo d'acqua. Le caratteristiche che lo differenziano dal carabao sono molteplici: è un po' più peloso, presenta zone di colore chiaro sulla faccia, non ha abitudini gregarie e le sue corna, a forma di V, sono più corte[4]. È il più grande mammifero terrestre originario del Paese.
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore IUCN2006