Coppa del Mondo Jules Rimet 1970 Copa del Mundo Jules Rimet 1970 | |
---|---|
![]() | |
Competizione | Campionato mondiale di calcio |
Sport | ![]() |
Edizione | 9ª |
Date | 31 maggio - 21 giugno 1970 |
Luogo | ![]() (5 città) |
Partecipanti | 16 (71 alle qualificazioni) |
Impianto/i | 5 stadi |
Risultati | |
Vincitore | ![]() (3º titolo) |
Secondo | ![]() |
Terzo | ![]() |
Quarto | ![]() |
Statistiche | |
Miglior marcatore | ![]() |
Incontri disputati | 32 |
Gol segnati | 95 (2,97 per incontro) |
Pubblico | 1 673 975 (52 312 per incontro) |
Cronologia della competizione | |
Il Campionato mondiale di calcio FIFA 1970 o Coppa del Mondo Jules Rimet 1970 (in spagnolo: Copa del Mundo Jules Rimet 1970, in inglese: 1970 World Cup Jules Rimet), noto anche come Messico 1970, è stato la nona edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.[1]
Si tenne in Messico dal 31 maggio al 21 giugno 1970 e fu l'ultima edizione del campionato del mondo a chiamarsi Coppa del mondo Jules Rimet; fu infatti vinta dal Brasile che, battendo in finale l'Italia campione d'Europa in carica, se la aggiudicò definitivamente, avendola vinta per tre volte. Dall'edizione successiva (1974) il campionato del mondo prese il nome di Coppa del mondo FIFA. Fu anche la prima edizione del campionato mondiale ad essere trasmessa dalla televisione a colori, grazie alla diffusione del satellite: cinquanta Stati poterono seguire l'evento.
Inoltre, per la prima volta, l'arbitro formalizzò le sanzioni disciplinari a carico dei giocatori tramite i cartellini: il giallo per l'ammonizione ed il rosso per l'espulsione (anche se in trentadue partite, in realtà, non venne comminata alcuna espulsione). L'Adidas Telstar, la classica palla con dodici pentagoni neri e venti esagoni bianchi presente già nell'Europeo 1968, divenne il primo pallone ufficiale dei Mondiali prendendo il posto del classico pallone di cuoio scuro, poiché il disegno e i colori ne facilitavano la visibilità nelle televisioni in bianco e nero. Fu infine il primo torneo mondiale in cui furono concesse due sostituzioni a partita: la prima squadra ad avvalersene fu l'Unione Sovietica nel match inaugurale.