Fotografi della guerra di secessione americana

Un soldato confederato caduto sul campo della Battaglia di Antietam, in una foto di Alexander Gardner.

I fotografi della guerra di secessione americana furono numerosi e molto attivi in entrambi gli schieramenti in campo; la guerra civile fu il primo conflitto del XIX secolo ampiamente coperto dai mezzi di comunicazione di massa sia attraverso i reporter informativi - uno dei primissimi casi di vero e proprio giornalismo di guerra - giunti nei pressi dei maggiori scontri che tramite i loro addetti specializzati nel raccogliere le immagini.

Vi furono poi una larga schiera di fotografi, anche di altre nazionalità, che lavorarono in più o meno piena completa autonomia con l'esplicito intento di documentare le tragedie di quella che si rivelò ben presto anche una guerra giornalistica combattuta con le armi della propaganda.

Le immagini in tal modo raccolte avrebbero fornito ai posteri una registrazione visiva completa del catastrofico evento che causò più di mezzo milione di morti, ma anche delle sue massime figure - dai generali di spicco ai soldati semplici -, contribuendo a creare una forte impressione di compartecipazione sulla popolazione civile.

Una cosa che invece non è generalmente nota al grande pubblico è il fatto che circa il 70% delle fotografia documentaria della guerra è stata catturata dagli obiettivi gemelli di una fotocamera stereoscopica[1].

Il generale William Tecumseh Sherman in una foto di Mathew B. Brady.

Lo scontro fratricida statunitense fu la prima guerra della storia la cui più intima realtà avrebbe fatto irruzione all'interno delle stesse case della popolazione comune; sarebbe stata portata nel bel mezzo delle strade di tutte le città, dai maggiori centri urbani degli Stati Uniti d'America nord-orientali ai più piccoli villaggi sperduti nel vasto West.

Tutto ciò non solo grazie alle rappresentazioni visivo-descrittive espresse nei giornali, negli album fotografici appositamente realizzati e nei ritratti per carte de visite, ma soprattutto a causa di un nuovo popolare formato 3D denominato stereoscopio o "stereocard". Milioni di tali "cartoline-ricordo" verranno prodotte ed acquistate da un pubblico desideroso di sperimentare la natura dell'impresa bellica in una modalità completamente nuova e mai veduta prima[2].

  1. ^ "Blue & Gray in Black & White", Zeller, Bob, 2005 Introduction xvi
  2. ^ CCWP, su civilwarphotography.org, Center for Civil War Photography, John Richter's 3-D Anaglyph Photographs Exhibit. URL consultato il 24 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2015).

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