Guerra del Vietnam parte della guerra fredda | |||
---|---|---|---|
![]() | |||
Data | 1º novembre 1955 – 30 aprile 1975 (19 anni e 180 giorni) | ||
Luogo | Vietnam del Sud, Vietnam del Nord, Cambogia, Laos, Mar Cinese Meridionale e Golfo del Siam | ||
Casus belli | Incidente del golfo del Tonchino | ||
Esito | Vittoria nordvietnamita e della coalizione comunista | ||
Modifiche territoriali | Caduta del regime sudvietnamita, provvisoria instaurazione della Repubblica del Sud Vietnam e definitiva riunificazione del Paese | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
| |||
Perdite | |||
| |||
Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
La guerra del Vietnam (in inglese Vietnam War, in vietnamita Kháng chiến chống Mỹ, "Guerra di resistenza contro gli Stati Uniti"[14][15] o Chiến Tranh Chống Mỹ Cứu Nước, lett. "guerra contro gli statunitensi per salvare la nazione"[16]) fu un conflitto armato combattuto in Vietnam (all'epoca diviso tra il Vietnam del Nord sotto influenza sino-sovietica, e il Vietnam del Sud, alleato degli Stati Uniti e altre forze occidentali) tra il 1º novembre 1955 e il 30 aprile 1975 e che si concluse con la caduta del governo del Vietnam del Sud e la riunificazione politica di tutto il territorio sotto la dirigenza di Hanoi[17].
Il conflitto si svolse prevalentemente nel territorio del Vietnam del Sud tra le forze insurrezionali filocomuniste e quelle governative del Paese, sorto dopo la conferenza di Ginevra del 1954 e l'indipendenza dalla Francia. L'escalation del conflitto vide il successivo diretto coinvolgimento degli Stati Uniti, che a partire dal 1965 inviarono contingenti sempre più ampi di armi e militari in sostegno del Vietnam del Sud fino ad arrivare a un picco di circa 500000 effettivi nel 1969[18]. A dispetto di tale dispiegamento, il Sud e i suoi alleati non riuscirono a conseguire la vittoria politico-militare, anche per via del più rapido sostegno garantito via terra al Nord da Cina e URSS; al contrario, gli Stati Uniti subirono pesanti perdite, finendo per disimpegnarsi dal conflitto a partire dal 1973. In appoggio alle forze statunitensi parteciparono anche contingenti inviati da Corea del Sud, Thailandia, Australia, Nuova Zelanda e Filippine. Sull'altro versante, intervenne direttamente in aiuto delle forze filocomuniste dell'FLN (definite Viet Cong dalle autorità statunitensi e sudvietnamite) l'esercito regolare del Vietnam del Nord, che infiltrò, a partire dal 1964, truppe sempre più numerose nel territorio del Vietnam del Sud, impegnandosi in duri combattimenti contro le forze statunitensi nel corso di offensive culminate nella campagna di Ho Chi Minh nel 1975.
Essa non fu un conflitto formalmente dichiarato tra potenze sovrane: poté essere descritta come un'azione di livello minore o di differente natura, continuando la tendenza seguita dalla fine del secondo conflitto mondiale di proiettare il termine "guerra" in un nuovo contesto, come per la guerra di Corea, che venne definita come un'"azione di polizia" sotto la supervisione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.[19] La guerra del Vietnam non interessò soltanto il territorio del Paese asiatico, ma coinvolse progressivamente il Laos (ufficialmente neutrale, ma in realtà oggetto di operazioni belliche segrete statunitensi e di infiltrazioni continue di truppe nordvietnamite) e la Cambogia, interessata massicciamente da attacchi aerei e terrestri americani (1969-1970) e infine invasa dalle forze nordvietnamite in appoggio alla guerriglia degli Khmer rossi. Anche lo stesso Vietnam del Nord venne ripetutamente colpito da pesanti e continui bombardamenti degli aerei statunitensi (dal 1964 al 1968 ed ancora nel 1972), sferrati per indebolire le capacità militari nordvietnamite e per frantumare la volontà politica del governo di Hanoi di continuare la lotta insurrezionale al sud. La guerra ebbe fine il 30 aprile 1975, con la caduta di Saigon, in cui gli Stati Uniti subirono la prima vera sconfitta politico-militare della propria storia, e dovettero accettare il totale fallimento dei loro obiettivi politici e diplomatici.