L'idealismo britannico o inglese, chiamato anche idealismo di Oxford,[2] è stato un movimento filosofico predominante in Inghilterra tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
La sua denominazione deriva dalle posizioni idealistiche dei suoi rappresentanti che, attratti dal Romanticismo tedesco, si richiamavano a Kant e soprattutto a Hegel, seppur modificandone in parte i contenuti, divenendo fautori di un idealismo assoluto.[1]
Figure di spicco del movimento sono stati Thomas Hill Green, Francis Herbert Bradley e Bernard Bosanquet.[3] Al di fuori dei confini isolani, in ogni caso, l'idealismo britannico suscitò scarso interesse.[4]
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